Alla Tate Britain di Londra è prevista dal 2 novembre 2017 al 29 aprile 2018 un’esposizione che riguarda gli Impressionisti che hanno soggiornato in esilio a Londra negli anni 1870-1904 e quanto questi abbiano influito sull’arte inglese del periodo. E’ curata da Caroline Corbeau-Parsons in collaborazione con i Musei francesi.
Grandi nomi dell’Impressionismo hanno soggiornato a Londra nel periodo della guerra franco-prussiana, alcuni come luogo d’esilio altri anche con lo scopo di confrontarsi con i colleghi inglesi per conoscere la vita e la cultura britannica così diversa da quella che erano soliti frequentare nei caffè della Ville Lumière.
Gli evocativi quadri dipinti da Pisarro nei parchi londinesi come Kew Green del 1892, mostrano le grandi differenze con i giardini francesi dove era proibito camminare sull’erba. Scene delle regate sono mostrate nelle tele di Alfred Sisley e James Tissot nell’opera in The Bal on Shipboard del 1874 dove si notano anche i comporta menti sociali e le tradizioni così differenti da quelle francesi.
I pittori esiliati che si trovavano al tempo in Inghilterra gravitavano attorno a personaggi importanti che li aiutavano nei loro excursus e anche finanziariamente. La mostra punta il dito sul personaggio di Monet che fu aiutato da Charles-Francois Dobigny e considera il ruolo significativo del poeta e artista Jean-Baptiste Faure che incluse in mostra il lavoro di Sisley, Molesey Weir, Hampton Court, Morning del 1874.
Per quanto una delle figure più importanti fu quella del gallerista Paul-Durant Ruell che per primo contattò Monet e Pisarro a Londra durante i rispettivi esili nel 1870-71. Durant Ruell acquistò circa 5000 opere degli impressionisti tra le quali anche quelle di Monet che salvarono l’artista dalla miseria. Parte dell’esposizione è dedicata al ruolo di Alphonse Legros, che insegnò l’incisione a Rodin, per il lavoro di aiuto agli emigrati francesi. Essendo incisore e professore di Arte alla Slade School di Londra dal 1876 al 1893, poté dare un grande aiuto incidendo sull’educazione artistica inglese come è possibile osservare in The Tinker del 1874.
Introdusse i suoi benefattori Costantine Alexader Ionides e George Howard presso lo scultore Aimé-Jules Dalou e lo scultore emigrato Edouard Lantéri presso le istituzioni inglesi, per far cambiare il tipo di stile grazie anche al soggiorno londinese di Jean Baptiste Carpeaux, insegnante di Dalou. Il terzo e importante settore della mostra è dedicato al Fiume Thames. La sezione esamina come Monet nella serie dedicata House of Parlament lo abbia dipinto e come si sia poi inserito nell’arte francese. Una parte di questa sezione interessa i dipinti di Andre Dérain a Londra e come l’influenza di Monet abbia fatto continuare a dipingere questo fiume nel tempo. La mostra continua con la dimostrazione di come l’arte francese e in particolare quella di Monet abbia avuto influenza su quella inglese fino al 1870.
Emilia Dodi