Mimmo Paladino a Brescia

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Con il titolo “Mimmo Paladino Ouverture” dal 6 maggio al 30 settembre 2017 a Brescia ci sarà l’esposizione che fa parte del progetto pluriennale Brixia Contemporary pensato per far sì che un artista di livello internazionale crei opere che gettano un diverso sguardo sullo spazio urbano storico bresciano realizzando un percorso artistico che porti al Parco Archeologico e al Museo di Santa Giulia. Quest’anno l’artista scelto è Mimmo Paladino.

Mimmo Paladino
Specchi ustori 2017 ottone dipinto e serigrafato diam. 500 cm.

Questa grande esposizione con la scelta di un’importante artista di fama internazionale che ha avuto la sua prima personale proprio a Brescia, non è certo una scelta casuale per inaugurare questo nuovo percorso d’arte che ogni anno vedrà un nome importante esibire le sue opere.

 

Mimmo Paladino
Senza titolo 2015
alluminio e ferro dipinto 202x98x65 cm.

 

Le prime sculture che si potranno ammirare saranno posizionate a Piazza della Vittoria che si trova tra Piazza della Loggia e il Duomo , dove saranno installati ben sei totem una riedizione bresciana del lavoro di questo Maestro che cambierà l’aspetto della piazza stessa. Poi seguirà la scultura equestre in bronzo Zenith di dimensioni notevoli quasi 5 metri, e in seguito il grande Anello e poi la Stella, e una grande figura in nero realizzata proprio per questa mostra che richiama la tradizione del Novecento.

 

 

Mimmo Paladino
Senza titolo 2016
vetro serigrafato e dipinto 200×122 cm.

Nella zona archeologica del Capitolium ci sono 20 Testimoni del 2009 opere in tufo, e nella prima sala del Tempio, Paladino ha proposto 4 Corali del 1997 opere pittoriche a tecnica mista e foglia d’argento su tavola e Senza titolo del 1997 serigrafia olio su tela. Nella cosidetta Quarta Cella la divinità à evocata dal Ritiro del 1992. E poi 5 specchi ustori in ottone, serigrafia e pittura di 5 metri di diametro ciascuno. Queste sono le opere più recenti di Paladino e quindi più interessanti, create per il tempio romano di Brixia.

 

 

 

Mimmo Paladino
Il cavaliere rosso 2007
bronzo ferro 183x100x76 cm.

Si va poi verso il Complesso museale di Santa Giulia dove le testimonianze romane, longobarde, rinascimentali e settecentesche creano una perfetta unione di stili che si amalgano molto bene tra loro. Paladino e Di Corato curatore di Brescia Musei, hanno voluto dare una connotazione specifica ai luoghi per cui un grande bronzo dipinto del 1990 Grande figura reclinata, si confronterà con il bronzo inedito del 2015 Grande figura in vetro e acciaio nel cosi detto Coro delle Monache. La croce del 2008 in ferro patinato messa sul pavimento antico è in dialogo con la crocifissione del Ferramolla.

 

 

Nel sito Unesco di San Salvatore c’è la tela dipinta nel 2010 Il Velario e la testa in pietra. Il grande Bronzo del 2001 nella Cappella di Sant’Olbizio è in corrispondenza con l’affresco del Romanino e nella Cripta la figura in bronzo Senza Titolo del 2002. Le opere di Paladino arrivano dentro le sale del Museo iniziando dalla Sezione Preistoria dove nelle teche ci sono le celebri ceramiche e qui sono sistemate due esemplari del 2000 in terracotta e ferro del Dormiente che ben si accostano.

 

 

Mimmo Paladino
Senza titolo 2016
bronzo 277x170x110

Mimmo Paladino
Specchi ustori 2017
ottone dipinto e serigrafia diam.500 cm.

Per la sezione romana e medievale sono stati scelti due magnifici bronzi dell’artista Blu Apis e Vasi Ermetici. Ci sono altre due figure in alluminio dipinto Busto con tazzina del 2000 e Architettura. Gli affreschi romani dialogheranno con l’opera Il cavaliere rosso, bronzo del 2007, ispirato a Marino Marini. In Santa Maria del Solario c’è la scultura in bronzo e ottone dedicata a San Barbato colui che a Benevento convertì i Longobardi. Una grande installazione in terracotta poi sarà posizionata nell’atrio della Metropolitana di Brescia dove altri artisti contemporanei hanno a loro volta lasciato opere create all’uopo.

Anna Camia

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