Erano 16 anni che Michele La Ginestra mancava dal Sistina: ora, fino al 21 maggio, è in scena con il suo nuovo spettacolo, M’accompagno da me, con la regia di Roberto Ciufoli.

Erano 16 anni – da quando con successo aveva interpretato su questo palcoscenico il personaggio di Rugantino – che Michele La Ginestra mancava dal Teatro Sistina di Roma: ora, fino al 21 maggio, è in scena con il suo nuovo e divertente spettacolo, M’accompagno da me, con la regia di Roberto Ciufoli.

L’attore continua a giocare con il palcoscenico: dopo il successo dell’altro suo spettacolo, Mi hanno rimasto solo, questa volta il palco si trasforma in un’aula giudiziaria dove, come in una passerella, sfilano tanti personaggi, tutti interpretati da La Ginestra, come avvocati che difendono lo stesso Michele La Ginestra, delinquenti comuni, testimoni, tutti legati da un unico comun denominatore, i reati previsti dagli articoli del codice penale.

L’attore aveva in passato scritto un pezzo sul carcere e gli piaceva l’idea di ampliare il concetto insieme a un altro brano su un avvocato che difendeva un attore perché uno spettatore era rimasto colpito per aver usato il cellulare a teatro. Ha così continuato su questa strada, inserendo i personaggi delle favole come una particolare Biancaneve, un moderno Cappuccetto rosso con il lupo che tutte le volte che incontra l’adolescente nel bosco ci vuol provare, una strana mamma che, vagamente somigliante all’attore Martufello con la parrucca, porta in carrozzina un bambino che, anche se non si vede, ha sempre fame e ruggisce come un leone.

C’è poi un writer che spiega la realtà nascosta di questo gesto, c’è il prete, che parla della confessione e di peccati assimilati ai reati, ormai diventato un personaggio cult al quale l’attore non rinuncia visto il successo che ha avuto in passato proponendolo in tv e in altri spettacoli teatrali, c’è quello che ha contestato una multa, del resto tutte situazioni che appartengono a noi esseri umani, affrontate ridendo e scherzando, ma sfiorando anche il drammatico per riflettere, che poi è il compito del teatro, andando al di là del divertimento puro.

Sul palco con il magistrale e simpatico Michele La Ginestra, in questo one man show dove è assoluto padrone della scena, una band che suona dal vivo, quattro straordinari, bravissimi cantanti-attori, su musiche composte da Andrea Perrozzi e Salvatore Ferraro. A coordinare il tutto e a dare una giusta direttiva al “divertente prodotto” la regia di Roberto Ciufoli, che, per l’appunto, mette ordine in questo ipotetico viaggio di umanità variegata, affidato alla forza trascinante della musica e al gioco delle filastrocche che assicurano due ore di puro divertimento e soprattutto intelligente intrattenimento.

M’accompagno da me, uno spettacolo imperdibile che vale la pena di essere visto, anche perché dura talmente poco che sarebbe un vero peccato perderselo.

Giancarlo Leone

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