PDF/PRINT clicca quiA tu per tu con Max Tortora protagonista di Doppio gioco. Da stasera, in prima serata, su Canale 5 prende il via una nuova fiction, Doppio gioco, in quattro puntate che vede tra i protagonisti Alessandra Mastronardi, che interpreta Daria, abile giocatrice di poker, Max Tortora, nel ruolo di un pericoloso criminale, Pietro Gemini. La regia è di Andrea Molaioli. Visum ha intervistato Max Tortora.
A tu per tu con Max Tortora protagonista di Doppio gioco
A tu per tu con Max Tortora protagonista di Doppio gioco. Da stasera, in prima serata, su Canale 5 prende il via una nuova fiction, Doppio gioco, in quattro puntate che vede tra i protagonisti Alessandra Mastronardi, che interpreta Daria, abile giocatrice di poker, Max Tortora, nel ruolo di un pericoloso criminale, Pietro Gemini, Simone Liberati, che interpreta il maggiore della Guardia di Finanza, Ettore Napoli, Domenico Diele, nel ruolo del fratello di Daria. La regia è di Andrea Molaioli. In questa fiction un Max Tortora come non lo avete mai visto. Scordatevi i ruoli comici, le battute al fulmicotone, le divertenti imitazioni di personaggi dello spettacolo. In questa nuova serie di Canale 5, l’attore interpreta il pericoloso criminale Gemini, un personaggio complesso e indecifrabile. Visum ha intervistato Max Tortora.
Max, in questa fiction interpreta un personaggio diverso da quelli che aveva interpretato. Chi è questo Pietro Gemini?
“Avevo già interpretato ruoli drammatici in passato, ma Pietro è spiazzante, indecifrabile, non sai mai come potrà stupirti, è ricco di sfumature. In lui c’è il lato spericolato, dall’altro la tenerezza celata ed impenetrabile. Quando ho letto il copione questo personaggio mi è subito piaciuto, perché è indecifrabile e perché ha varie sfaccettature, sia attoriali che umane. Mi sono veramente divertito a farlo”.
Ed ora l’ha decifrato, una volta conclusa la serie?
“E’ stato difficile stargli dietro. E’ un tipo particolare, originale. Non si scompone, fa quasi tutto da fermo ed ha uno sguardo statico. Non sai mai veramente se è cattivo o buono, è un personaggio variegato che ha spiazzato anche me”.
In Doppio gioco gioca a poker. Come se l’è cavata?
“Da giovane mi piaceva molto giocare, ero abbastanza bravo, ma non sono mai stato un dipendente del gioco, più che altro è sempre stato un hobby tra amici”.
E nelle scene d’azione come se l’è cavata?
“Bene. A 62 anni mi sono trovato in mezzo ad una finta sparatoria, ma ne sono uscito indenne. In passato, come ho detto, avevo fatto alcuni film drammatici ma qui c’è un mix di action e crime”.
Che coincidenza. In questa fiction si ritrova a lavorare con la Mastronardi e proprio con lei era stato anche nel cast de I Cesaroni.
“Sì, è vero. Quando ci siamo rivisti sul set di Doppio gioco avevamo la sensazione di conoscerci già. Allora Alessandra Mastronardi aveva appena 19 anni, io qualcuno in più. Abbiamo avuto la fortuna di ritrovarci e di lavorare nuovamente insieme”.
Abbiamo parlato dei Cesaroni. A questo punto la domanda è d’obbligo. Ci sarà un ritorno per lei in quella fortunata serie, visto che proprio ora stanno girando i nuovi episodi?
“Non penso. Sono uscito da quella serie nel 2013 perché il mio personaggio, Ezio, aveva già detto tutto quello che aveva da dire. Non è stato da parte mia un abbandono. I personaggi nella carriera di un attore evolvono, cambiano. E anch’io vado avanti”.
Giancarlo Leone
