Tullio Solenghi ha coronato il suo sogno

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I maneggi per maritare una figlia

Tullio Solenghi ha coronato il suo sognoDa piccolo ne rimase folgorato quando lo conobbe personalmente, l’ha sempre ammirato come attore e sognava un giorno di interpretare una sua commedia. Di chi stiamo parlando? Del grande Gilberto Covi, scomparso nel 1966, la più grande maschera del repertorio teatrale scritto in dialetto genovese. Oggi, a 76 anni, il sogno si è avverato: Visum lo ha intervistato.

Tullio Solenghi ha coronato il suo sogno

I maneggi per maritare una figliaTullio Solenghi ha coronato il suo sogno. L’attore, genovese come Govi, porta in tournée ed ora fino al prossimo 14 aprile è al Teatro Quirino di Roma, con  I maneggi per maritare una figlia, nel ruolo di Steva, reso celebre dal fondatore del teatro dialettale. Con Solenghi, anche regista della pièce, in scena  Elisabetta Pozzi, nel ruolo della moglie, la perfida Giggia, interpretata allora dalla vera moglie di Govi, Rina Gaioni. Visum ha realizzato una breve intervista a Tullio Solenghi

Tullio, finalmente ha coronato il suo sogno, interpretare Gilberto Govi

I maneggi per maritare una figliaSì, sono felicissimo. Ho sognato tutta la vita di riproporre la maschera di Gilberto Govi e finalmente ci sono riuscito. Ma questa non è un’imitazione, perché aspiro alla clonazione. Ho voluto mettere in scena una delle commedie più conosciute, interpretate di Govi, I maneggi per maritare una figlia, di Nicolò Bacigalupo. Interpreto Steva e di questa pièce esiste una versione televisiva del 1959”.

E’ impressionante la somiglianza qui con Gilberto Govi. Complimenti alla truccatrice, vero?

I maneggi per maritare una figliaProprio così. Per costruire il mio personaggio, Steva, ho richiesto l’intervento della truccatrice Bruna Calvaresi. Grazie alla sua arte, somiglio in maniera impressionante a Govi: ogni ruga, ogni dettaglio sono studiati per restituire quella magia del suo ingresso in scena”.

Accanto a lei, nel ruolo di sua moglie Giggia, Elisabetta Pozzi, che non ha mai interpretato dei ruoli comici. Come mai ha scelto lei?

I maneggi per maritare una figliaE’ stata fondamentale la sua scelta, proprio perché Elisabetta Pozzi non è un’attrice comica e qui invece lo è, e il suo ruolo è perfetto. Venendo da un passato di ruoli seri, drammatici qui ben si compenetra nella perfida Giggia, ruolo che a suo tempo interpretò la vera moglie di Govi, Rina Gaioni. E’ lei la grande manipolatrice che ‘maneggia’ per sposare a tutti i costi la figlia con un senatore, mentre il padre l’aveva promessa ad un cugino, coetaneo della ragazza. E così sarà”.

Perché il pubblico dovrebbe vedere I maneggi per maritare una figlia?

I maneggi per maritare una figliaInvito a vedere questa commedia perché la definirei una sorta di stimolante ‘archeologia teatrale’ che permetta al pubblico odierno, in una sorta di viaggio nel tempo, di rivivere con I maneggi per maritare una figlia, uno dei momenti più esaltanti della più grande personalità teatrale genovese, del secolo scorso”.

Giancarlo Leone 

 

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