XI edizione del Festival Salerno Letteratura

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XI edizione del Festival Salerno Letteratura

XI edizione del Festival Salerno Letteratura.Tutto pronto per l’undicesima edizione di questo festival letterario campano, che si svolgerà dal 17 al 24 giugno. Tanti gli ospiti prestigiosi attesi dal pubblico.

XI edizione del Festival Salerno Letteratura

XI edizione del Festival Salerno LetteraturaL’XI edizione del Festival Salerno Letteratura. Nel corso dell’anteprima romana che si è tenuta il 12 maggio, nella libreria Spazio Sette di via dei Barbieri 7, i direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo, il direttore organizzativo Ines Mainieri e la curatrice del programma ragazzi Daria Limatola, hanno anticipato alcune delle novità di questa undicesima edizione.

Presenti grandi nomi agli incontri con il pubblico

XI edizione del Festival Salerno LetteraturaSvelati i primi grandi nomi che incontreranno il pubblico: Luc Dardenne in dialogo con Francesca Mannocchi, Niccolò Ammaniti, Chiara Gamberale, Ayelet Gundar-Goshen, Geoff Dyer, Emilio Isgrò, Anthony Pagden, Roberto Esposito, Giulia Sissa e Domenico Starnone a cui questa edizione è dedicata.
Avremo più di 130 appuntamenti – ha annunciato Paolo Di Paolo – Una scuola di lettura, una sezione manzoniana e una sfida, per rompere la frontalità degli eventi, con percorsi tematici che vedranno un confronto a più voci su temi di grande attualità, come le città del futuro, il Dante politico e il ruolo dell’intellettuale al Sud“.

Il tema di quest’anno è L’umanità è un tirocinio 

XI edizione del Festival Salerno LetteraturaIn un’Italia inflazionata da troppi festival, “la sfida è quella dell’originalità – ha detto Gennaro Carillo – il nostro è il festival dell’incontro che si prefigge un obiettivo ben preciso: andare oltre l’effimero, mettendo insieme persone che non si sarebbero conosciute diversamente“.
Il tema di questa edizione è infatti L’umanità è un tirocinio (Einaudi), ultima pubblicazione dello scrittore e sceneggiatore italiano Domenico Starnone. A lui, è stata affidata la prolusione, che sarà stampata in una raffinata edizione, distribuita al pubblico del festival.
L’idea di fondo è ,che l’umanità non vada considerata  come un dato ontologico, qualcosa di fisso, ma un processo, un percorso, un divenire, “dall’esito incerto”, come scrive Starnone.

Un apprendistato difficile, un cammino disseminato di pietre d’inciampo e su cui incombe il rischio – e talora la tentazione – dell’inumano.

Redazione

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