Ad Aosta una mostra di Robert Capa

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ROBERT CAPA. L’OPERA 1932 – 1954
Manifesto della mostra ad Aosta di Robert capa

Ad Aosta una mostra di Robert Capa. Al Centro Saint Benin, per celebrare i 110 anni della nascita del grande fotoreporter Robert Capa, dal 6 maggio al 28 settembre 2023, c’è una grande mostra con 300 opere dedicata al grande fotografo.

Ad Aosta una mostra di Robert Capa

ROBERT CAPA. L’OPERA 1932 – 1954
Tour de France, July 1939 © Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

Dopo Robert Doisenau e Tina Modotti ora si festeggiano i 110 anni dalla nascita del grande fotoreporter del Novecento, Robert Capa ad Aosta. Nato a Budapest e morto sul fronte indocinese nel 1954, il fotografo ha prodotto tante foto memorabili, tra queste sono esposte 300, tra quelle selezionate dagli archivi dell’Agenzia Magnum Photos della quale era socio. Le opere selezionate raccontano la storia della fotografia del Novecento.

Le opere selezionate raccontano la storia della fotografia del Novecento

ROBERT CAPA. L’OPERA 1932 – 1954
Tour de France, July 1939 © Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

La mostra è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Valle d’Aosta. la Direttrice delle attività espositive del centro Saint-Bènin di Aosta Daria Jorioz ha dichiarato: “ La mostra – anticipa la Dirigente delle Attività espositive Daria Jorioz –  consente di ripercorrere tutte le fasi della straordinaria carriera di Robert Capa, riservando un’attenzione particolare ad alcune delle sue immagini più iconiche, che hanno incarnato la storia della fotografia del Novecento. L’esposizione si propone di evidenziare le molteplici sfaccettature dell’opera di un autore passionale e in definitiva sfuggente, instancabile e forse mai pienamente soddisfatto, che non esitava a rischiare la vita per i suoi reportages”.

In visione le iconiche immagine di guerra di Robert Capa

Al Centro Saint-Bénin di Aosta il visitatore potrà ammirare le immagini di guerra che hanno forgiato la leggenda di Capa, ma non solo. Nei reportages del fotografo, come in tutta la sua opera, esistono quelli che Raymond Depardon chiama “tempi deboli”, contrapposti ai tempi forti che caratterizzano le azioni. I tempi deboli ci riportano all’uomo, Endre Friedmann, alla sua sensibilità verso le vittime e i diseredati, al suo percorso personale dall’Ungheria in poi. Immagini che lasciano trapelare la complicità e l’empatia del fotografo rispetto ai soggetti ritratti, soldati ma anche civili, sui terreni di scontro, in cui ha maggiormente operato e si è distinto.

La mostra si articola 9 sezioni tematiche

ROBERT CAPA. L’OPERA 1932 – 1954
Post-war Berlin, Germany, 1945 © Robert Capa © International Center of Photography/Magnum Photos

La mostra si articola 9 sezioni tematiche: Fotografie degli esordi, 1932 – 1935; La speranza di una società più giusta, 1936; Spagna: l’impegno civile, 1936 – 1939; La Cina sotto il fuoco del Giappone, 1938; A fianco dei soldati americani, 1943 – 1945; Verso una pace ritrovata, 1944 – 1954; Viaggi a est, 1947 – 1948; Israele terra promessa, 1948 – 1950; Ritorno in Asia: una guerra che non è la sua, 1954.

L’esposizione è ancora più interessante, grazie alla  possibilità che offre allo spettatore di ammirare l’utilizzo finale delle immagini di Capa, ovvero le pubblicazioni dei suoi reportages sulla stampa francese e americana dell’epoca e gli estratti di suoi testi sulla fotografia, che tra gli altri toccano argomenti come la sfocatura, la distanza, il mestiere, l’impegno politico, la guerra.

Una mostra da non perdere.

Anna Camia

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