Intervista con Tony Fornari. Primo appuntamento estivo per il Teatro Quirino con la Rassegna Il Quirino in Galleria. Nella splendida cornice della Galleria Sciarra, con un bellissimo concerto regalatoci da Toni Fornari, Emanuela Fresi, accompagnati alla fisarmonica da Stefano Indino, intitolato ‘Na sera pe’ Roma. Visum ha intervistato Toni Fornari.
Intervista con Toni Fornari
E’ stato un modo per ricordare, per chi l’ha conosciuta, ma anche per chi non l’ha conosciuta, quella romanità che negli ultimi anni è andata via via perdendosi, ma gioioso di chi ama Roma, la Caput Mundi. Visum ha intervistato Toni Fornari.
Toni, tu con Emanuela Fresi e il musicista Stefano Indino ci avete offerto un grande spettacolo sulla romanità, con aneddoti, filastrocche e soprattutto canzoni. Quale secondo te è la canzone che rappresenta meglio l’anima di Roma e dei romani?
Vi siete esibiti all’interno della bellissima Galleria Sciarra – Teatro Quirino, forse uno spazio da molti ignorato. Dal tuo punto di vista come vedi questo tipo di spettacolo abbinato ad una cena, dove si viene a creare una certa convivialità tra artisti e pubblico?
“Secondo me l’avvicina e per il nostro tipo di spettacolo è giusto. Ovviamente non per il dramma o per gli spettacoli più impegnati, ma l’operazione, anche per il luogo suggestivo dove viene proposta, è giusta. Specialmente per il varietà, che permette al pubblico di distrarsi, con divertimento e allegria, ride con il comico, si emoziona con le canzoni”.
Comicità e musica sono le tue cifre distintive. C’è un attore, un grande del passato a cui ti sei ispirato?
“I miei inizi sono stati con il gruppo dei Favete Linguis, con il quale abbiamo fatto il verso al Quartetto Cetra. E poi Gigi Proietti, che ha fatto spettacoli musicali, ma lui era un grande mattatore. Più che ispirato ho subito l’influenza di questo grande personaggio”.
Cosa prevede la tua prossima stagione teatrale? Cosa vedremo?
Giancarlo Leone