I Favete Linguis omaggiano il Quartetto Cetra

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I Favete Linguis omaggiano il Quartetto Cetra. Solo per pochissimi giorni, fino al 15 maggio, al Teatro Parioli di Roma, è in scena lo spettacolo Cetra… una volta, che vede protagonisti i Favete Linguis, ovvero Stefano Fresi, Toni Fornari ed Emanuela Fresi, per la regia di Augusto Fornari. In questo spettacolo vengono riproposti musica, canzoni, parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra

I Favete Linguis omaggiano il Quartetto Cetra

I Favete Linguis omaggiano il quartetto CetraI Favete Linguis, gruppo nato agli inizi degli Anni ‘90, che si è ispirato proprio al Quartetto Cetra, sono tre interpreti eccezionali, che costituiscono un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto e che trascinano il pubblico nell’epoca splendente dei grandi varietà televisivi. Il periodo è quello tra gli Anni ‘60 e gli Anni ‘70, quelli scritti da grandi autori e spesso con la regia del grande ìAntonello Falqui, un’icona della nostra Tìv Rai.

 

Favete Linguis con Certa una volta al Parioli di Roma

I Favete Linguis omaggiano il Quartetto CetraCetra… una volta, prodotto da Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, è un concerto spettacolo, che vuole essere un tributo, al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana, dagli Anni 40 agli Anni 80, il Quartetto Cetra, per l’appunto, formato da Virgilio Savona, che scrisse tutte le musiche delle loro canzoni,Tata(Giovanni)Giacobetti, paroliere,Lucia Mannucci e Felice Chiusano.

I Favete Linguis omaggiano il Quartetto CetraCaratterizzato dalle notevoli capacità vocali dei suoi componenti, evidenti nelle armonizzazioni delle canzoni, e da testi spesso umoristici ma sempre di buon gusto, i Cetra sono considerati anticipatori in Italia di mode e generi musicali come per esempio il rock and roll. Già nel 1956 incisero una versione italiana di Rock Around the Clock di Bill Haley.

Che nostalgia, quanti ricordi per il pubblico di una certa età, quello con i capelli bianchi o brizzolati e una piacevole scoperta per i giovani che ancora all’epoca non erano nati.

In Cetra… una volta i Favete Linguis hanno interpretato alcune delle canzoni del vasto repertorio dei Cetra e si sono esibiti anche in esilaranti parodie musicali, sempre ricalcando lo stile raffinato ed elegante del quartetto.

Cetra una volta al Parioli 

Come non ricordare divertenti canzoni come Nella vecchia fattoria, adattata per l’occasione, visti i nuovi animali che si vedono in giro per la città (i cinghiali comparsi a Roma), Concertino, brano con il quale i Favete Linguis hanno aperto il loro spettacolo. Con la loro abilità hanno riprodotto vocalmente una serie di strumenti come chitarra, mandolino e contrabbasso, impegnati, per l’appunto, in un romantico concertino “al chiar di luna sotto il balconcino“.

 

In un palco della Scala, un ricordo del Teatro alla Scala ai tempi della fine dell’ottocento “nel gennaio del novantatré“, con le musiche di Massenet e BizetUn disco dei PlattersVecchia America, con le musiche di Lelio Luttazzi e i testi di Garinei e GiovanniniUn bacio a mezzanotte con le musiche di Gorni KramerAbbassa la tua radio per favor.

E come non ricordare Vieni vicino…dammi la mano, sigla di Biblioteca di Studio Uno del 1964, che diventò uno dei brani più noti del Quartetto CetraShaghai Lil.

Certa una volta- spettacolo di canto imperdibile

Favete Linguis hanno divertito il pubblico con la canzone, da loro sceneggiata, Però mi vuole bene, brano garbatamente intriso di black humour, che racconta con la voce della Fresi di una donna perdutamente innamorata del marito, al punto da non rendersi conto che lui, nonostante continui ad abbracciarla e baciarla, tenta continuamente di eliminarla, sperando che cada nel laghetto del parco e lasciando aperto il gas in cucina con tutte le finestre chiuse, finché riesce nel suo intento facendola precipitare dalla Torre Eiffel mentre si trovavano a Parigi per il compleanno di lei.

Il brano si chiude su un controcanto funebre: “Ma le voleva bene… bene da morir“. Non sono mancate le parodie come quella di Otello o di Giulio Cesare. In chiusura di spettacolo, i Favete Linguis hanno deliziato il pubblico con la dolcissima canzone I ricordi della sera, sigla di Studio Uno nel 1961.

Con Cetra… una volta abbiamo assistito ad uno show, in cui si alternano e mescolano divertimento scenico, e virtuosismo vocale del magistrale Trio. Il tutto accompagnato sul palco dalla sassofonista-cantante, la bravissima Cristiana Polegri, nonché moglie di Stefano Fresi.

Certa una volta spettacolo che emoziona

 

Cetra… una volta, è uno spettacolo imperdibile, che diverte, emoziona, commuove per i tanti ricordi che suscita, pensando anche a quello che ci ha regalato il Quartetto Cetra, che rivive grazie ai Favete Linguis.

Giancarlo Leone 

 

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