La Luce del vero a Lecco a Palazzo delle Paure

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Francesco-Gioli-Contadine-in-toscana-fine-800-olio-su-tela-35-x-55-cm-collezione-privata-Livorno-copia

La Luce del vero a Lecco a Palazzo delle Paure. E’ una mostra che indaga i pittori chiamati post-macchiaioli, un periodo mai indagato tra la fine dell’800 agli inizi del 900. Il percorso si snoda fra 90 opere di vari artisti: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Plinio Nomellini, Cesare Guglia, Lorenzo Viani ed altri. Curatrice Simona Bartolena.

Mario Puccini I primi anni 10 olio su tela 45x 61 cm Collezione privata Livorno

La mostra esplora il tema della pittura che si è sviluppata tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX, sulla scia della pittura di macchia. La mostra curata da Simona Bartolena prodotta da VIDI sistema museale Lecchese, esplora attraverso 90 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, il periodo post macchia, per l’appunto, soprattutto di artisti come Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Silvestro Lega.

 

La Luce del vero a Lecco a Palazzo delle Paure

La Luce del vero a Lecco a Palazzo delle Paure
Silvestra Lega Letrusca olio su tavola 32x33cm collezione privata Milano

 

La rassegna dà la possibilità di avvicinarsi ad un gruppo vario di artisti dai Fratelli Gioli, alla Famiglia Tommasi, da Llewelyn Loyd a Ulvi Liegi, da Oscar Ghiglia a Plinio Nomellini, da Mario Puccini ai Giovanni Bartolena. Tutti uniti dalla visione degli stessi soggetti tratti dalla vita quotidiana e dalla formazione macchiaiola. Altri, invece portati dalla loro ricerca in ambiti diversi dei loro maestri.

 

 

La Luce del vero – mostra che  indaga i pittori post-macchiaioli

La Luce del vero a Lecco a Palazzo delle Paure
Oscar Ghiglia Calle su fondo rosso 1937 50x 60 cm collezione privata Livorno

 

 

Quelli che si erano rifatti a Silvestro Lega e Giovanni Fattori portano la loro ricerca in ambiti più contemporanei, come nel caso di Lorenzo Viani e Oscar Ghiglia, ottenendo risultati decisamente differenti.

 

 

La Luce del vero curatrice della mostra Simona Bartolena

Plinio Nomellini Il vangatore 1889 olio su tela collezione priva courtesy Enrico Gallerie d’Arte Milano

 

Come scrive Simona Bartolena: “Attraverso l’immagine della situazione dell’arte toscana alla fine del secolo, la mostra svela anche i meccanismi che sottendono più in generale, la trasmissione del sapere da maestro ad allievo l’evoluzione del linguaggio dei ‘padri’ da parte delle nuove generazioni, le contaminazioni stilistiche che nel tempo modificano anche radicalmente gli esiti della rivoluzione artistica”.

 

 

 

 

Llewelyn Loyd Rose bianche 1918 olio su cartone 195×255 cm collezione privata Milano

 

Nella Toscana –continua La Bartolena –il ventaglio di linguaggi e di ricerche in questo periodo di transizione è particolarmente ricco, e l’intreccio tra lo sguardo sul vero dei oggettivo dei Macchiaioli, l’impatto dell’impressionismo francese e le tentazioni  simbolist,e si fa molto interessante”.

 

 

Lorenzo Viani La pineta 1908 olio su tavola courtesy Galleria d’arte Athena Livorno

Il percorso artistico esaminato, si caratterizza come un momento storico dinamico, essenziale per comprendere gli eventi che hanno portato alle novità novecentesche, come gli sguardi tra la scena francese e quella inglese, e il passaggio dalla pittura del vero a quella del sogno, tipica della ricerca di tanti artisti di fine secolo.

Savina Fermi

 

 

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