Sempre fiori mai un fioraio al teatro OFF/OFF

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Sempre fiori mai un fioraio in scena al teatro OFF/OFF, è uno spettacolo con cui Pino Strabioli omaggia Paolo Poli, prodotto da Alt Academy, in scena solo per tre giorni, dal 2 al 4 novembre, all’OFF/OFF Theatre di Roma  e poi il 13 novembre alla Sala Umberto di Roma. 

Sempre fiori mai un fioraio

Pino Strabioli omaggia Paolo Poli a teatro

Sempre fiori mai un fioraio in scena al teatro OFF/OFF, è uno spettacolo con cui Pino Strabioli omaggia Paolo Poli, prodotto da Alt Academy.

In scena in questo ricordo dell’istrionico artista, Pino Strabioli è accompagnato dalla fisarmonica del Maestro Marcello Fiorini. Questo spettacolo-recital è tratto dall’omonimo libro, dove Poli si è raccontato durante una serie di pranzi fatti con l’amico Strabioli. Incontri avvenuti nello stesso ristorante, alla stessa ora, durati due anni.

 

Sempre fiori mai un fioraio al teatro OFF/OFF

Così Pino Strabioli, gran cerimoniere dei ricordi per queste 4 serate in due teatri diversi, conservando questo titolo del libro, ne ha coniato uno spettacolo monografico, un omaggio a Paolo Poli, attore leggendario, genio sfrontato. I ricordi a tavola sono prima diventati una prelibatezza letteraria, ed ora un testo di pensieri liberi, di culture irriverenti.

 

 

Ma questa amicizia si era trasformata prima, per l’appunto, in questo libro a due voci e poi nel programma televisivo E lasciatemi divertire del 2015. Con le domande di Pino Strabioli, Paolo Poli ripercorreva i suoi 80 anni da “regina” delle scene. Partendo dall’infanzia trascorsa a Firenze, fino agli ultimi anni in palcoscenico.

Strabioli recita in Sempre fiori mai un fioraio al teatro OFF/OFF

Strabioli recita, ma più che recita racconta alcune pagine, alcuni pranzi, avvenuti, per l’appunto, tra loro due. Ci fa conoscere i vizi capitali rivisitati da Poli, ma anche camei preziosi della sua infanzia, dei suoi sentimenti artistici, mostrandoci un ricco album di aneddoti, di canzonature etiche ed estetiche che hanno in tanti anni accumulato un vero patrimonio, un repertorio del sapere del Novecento.

 

Marcello Fiorini, con la sua fisarmonica, silenzioso ma partecipe, è la punteggiatura di questo lungo racconto. A tratti riempie con note struggenti spazi di silenzio pieni di commozione. Da vedere.

Giancarlo Leone

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