Rodin e Arp alla Fondation Beyeler

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AUGUSTE RODIN, IL PENSATORE, DIMENSIONI ORIGINALI, 1880/1882 Bronzo (Auguste Griffoul, 1896), 72 x 34 x 53 cm MAH Musée d'art et d'histoire, Ginevra Foto: © MAH, Genève, Foto Flora Bevilacqua

Alla Fondation Beyeler di Riehen (Basilea) c’è una straordinaria mostra che vede unti Auguste Rodin e Hans Arp messi in paragone che indica le analogie tra i due artisti. E’ curata da Raphael Bouvier.

HANS ARP, TORSO-SHEAF, 1958
Marmo (Santelli / Malakoff, 1959), 79,5 x 37 x 28,5 cm
Collezione privata © 2020, ProLitteris, Zurigo
Foto: © Manolo Mylonas

 

 

La mostra ideata dalla Fondation Beyeler si avvale della collaborazione del Museo Arp Bahnhof Rolandseck Remagen e organizzata in collaborazione con il Musée Rodin di Parigi. E’ la prima volta che un museo mette in assonanza Auguste Rodin (1840-11917) e Hans Arp ( 1886-19-196)artisti di diverse generazioni che sono stati nel loro tempo innovatori dell’arte scultorea .Le opere dei due artisti hanno in comune non solo la medesima volontà , ma il pensiero con il quale entrambi hanno dato vita alle loro figure.

 

 

AUGUSTE RODIN, PSICHE CON UNA LAMPADA, 1899
Gesso, calco dopo il marmo, 70 x 68 x 39 cm Musée Rodin, Parigi, Inv. S.02850
Foto: © agence Photographique du musée Rodin – Jerome Manoukian

 

Hans Arp diceva di non voler copiare la natura e riprodurla come la pianta che produce un frutto non lo riproduce. Ciò significa che nulla nasce dal nulla, e che lo studio di colleghi innovatori in un certo senso influenza il proprio lavoro, e questa mostra nasce proprio per dimostrarlo. In esposizione, infatti, le opere vengono messe l’una accanto all’altra. Rodin propose l’idea trasformativa che Arp recepì, sviluppò, reinterpretò o contrappose nelle sue forme biomorfiche, che rendono l’esperienza visiva particolarmente interessante.

 

 

HANS ARP, HUMAN LUNAR SPECTRAL, 1950
Gesso, 83 x 65 x 50 cm usée national d’art moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi, Saisie de l’Administration des Douanes en 1996, in prestito permanente alla Fondation Arp, Francia
© 2020, ProLitteris, Zurigo
Foto: © Centre Pompidou, MNAM-CCI / Adam Rzepka / Dist. RMN-GP

 

La mostra parte dalla prima scultura di Arp Omaggio a Rodin del 1938 e la sua poesia Rodin del 1952 – tributo al grande precursore con l’opera il pensatore di Arp che si rifà al bacio di Rodin e sempre di Arp è Ptolemy e Torso e i rapporti tra i due artisti.

Altre analogie, si trovano tra i due come nei concetti e nell’esplorazione dei termini esistenziali come crescita, trasformazione e decadenza. Tra Rodin e Arp se pur in modi differenti, c’è analogia sul concetto della natura e dell’arte. Sarebbe troppo lungo descrivere queste analogie, basterà parlare del gioco dei volumi, della sensualità e nel gioco degli assemblaggi, che Rodin ha iniziato e che Arp ha portato a compimento.

 

 

AUGUSTE RODIN, BALLERINO (NIJINSKI?), 1912 (?)
Intonaco rivestito con agente distaccante (1953), 20 x 10 x 6 cm Musée Rodin, Parigi, Inv. S.00890
Foto: © musée Rodin (foto Christian Baraja)

 

 

 

Questo è stato dimostrato attraverso 110 opere provenienti da muse internazionali e collezioni private, che segnano il momento della più grande mostra di scultura proposta dalla Fondation Beyeler.

 

 

 

 

HANS ARP, STAR, 1939
Gesso, 32 x 17,5 x 9 cm useo Kröller-Müller, Otterlo
© 2020, ProLitteris, ZurigoFoto: Marjon Gemmeke

 

 

Con rifermento a quest’esposizione il 29 gennaio e il 14 febbraio 2021ci sarà la prestazione della celebre coreografa Anne Teresa De Keersmaeker che presenterà una nuova performance Dark Red che interessa le scultore di Auguste Rodin e Hans Arp.

Una mostra molto istruttiva e interessante.

 

Emilia Dodi

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