Le Corbusier a Mendrisio

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Dal 28 settembre 2020 al 4 gennaio 2021 la Fondazione Teatro dell’Architettura di Mendrisio in collaborazione con la Fondation Le Corbusier di Parigi e l’Accademia di Architettura della Svizzera italiana, presenta i disegni giovanili di Le Corbusier. Sono 80 opere reperite da collezionisti privati e numerose stampe .E’ curata della storica dell’arte Danièle Pauly.

Non molti sanno che il grande architettato Charles Le Courbusier pseudonimo di Charles Edouard Jeanneret (1887-1965) e’ stato un ottimo disegnatore e anche pittore. Questa mostra è stata organizzata in occasione dell’uscita del primo volume del Catalogue raisonnée des dessins de Le Corbusier curato proprio da Danièle Pauly, che vanno dal 1902 al 1916, dal suo ingresso nell’Ecole d’arts appliquéee de la Chaude-de-Fonds sua città natale prima del trasferimento definitivo a Parigi.

Il celebre architetto pensava di essere portato per divenire un pittore, ma alla scuola d’arti applicate avendo avuto come professore un personaggio carismatico come Charles Eplattenier, si sentì poi portato verso l’architettura e questo ha costituito una grande fortuna perché è stato un grandissimo architetto e non si può sapere come sarebbe stato come pittore anche se dai disegni si comprende il suo valore, avendo continuato poi a coltivare la pittura.

L’esposizione comprende più di 80 disegni, molti inediti, che appartengono quasi tutti a collezioni private e pubbliche svizzere e con molte riproduzioni fornite dalla Fondation Le Courbusier di Parigi. Il suo periodo alla Chaude-de-Fonds lo ha fatto mettere in contatto con John Ruskin e il movimento Arts and Crafts e poi il suo apprendistato nello studio di Auguste Perlier e il contatto con l’avanguardia e il sostegno del suo mentore William Ritter.

I viaggi in Europa e quello molto lungo in Medio Oriente, sono stati di grande influenza per il suo lavoro futuro.

I disegni in mostra realizzati da giovane fanno conoscere quanto questa tecnica sia stato basilare per Le Courbusier, come dimostrano anche le gouache e gli acquarelli di quando nel 1912 è rientrato in Svizzera. La mostra è divisa in più sezioni partendo dagli anni scolastici con gli acquarelli e i disegni naturalistici, fino a quelli dei vari viaggi in Europa e in Medio Oriente dove ha riempito interi taccuini. L’ultima sezione riguarda i disegni che preannunciano la sua tendenza di ispirazione purista. Il 1917è la volta del suo stabilirsi a Parigi dove aprì il suo primo atelier di architettura. Questa per sommi capi la sua storia prima di divenire uno degli architetti più famosi del mondo.

Anna Camia