La Fondation Beyeler on line

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La Fondation Beyeler Riehen

La Fondation Beyeler ha messo on line ora anche altre possibilità di visione della mostra di Hopper e della sua collezione.

Museum dono della Fondation Sara Roby© Heirs Josephine Hopper/2019 ProLitteris Zurigo
Edward Hopper Cape Cod Morning 1950, olio su tela 96,7x 102,3 Smithsonian American Art

La Fondation Beyeler che aveva comunicato di essere temporaneamente chiusa a causa del Condiv-19, fa sapere ora di aver messo on line, oltre a quanto offriva antecedentemente, anche altre possibilità che è giusto elencare. Prima di tutto la grande mostra dedicata a Edward HopperDal 15 aprile ogni mercoledì su richiesta proprio dei visitatori della Fondazione, si discuterà settimanalmente di un’opera dell’esposizione da parte del curatore Ulf Kûster che presenterà anche un postcard del suo libro “Hopper A-Z” per permettere di viaggiare tra i paesaggi dell’artista: //BeyelerHopper. Sarà poi il momento della Collezione Beyeler “Vision-Imageof Calm and Quiet” con opere di arte moderna e contemporanea. Ogni video è dedicato specificatamente alla calma e alla tranquillità. La serie di video settimanalmente ogni martedì iniziando dal 14 aprile 2020 presenterà i diversi temi evidenziando opere specifiche://collectionbeyeler.

Interno Fondation Beyeler Riehen

Non bisogna poi dimenticare il bellissimo luogo nel quale la Fondation Beyeler è situata con il meraviglioso parco. Il luogo ora sembra incantato perché è privo di persone, ma staticamente è vivissimo come si può vedere con Beyeler Slowdowns che mostra le meraviglie della natura con il laghetto delle ninfee o la grande scultura di Calder dove il gioco del vento mette in movimento la scultura stessa. Il Link è: https://www.fondationbeyeler.ch/en/digital-program.

Fondation Beyeler Riehen

E ancora sul sito web sono presenti Arte, Danza, musica, performance, discorsi d’artista, tour guidati da curatori, analisi de lavoro e altro ancora. Questo serve a scoprire o riscoprire momenti particolari alla Fondation Beyeler tra i quali l’intervista recente all’artista contemporaneo Mark Bradford. Così come i dettagli delle mostre passate e i curari Raphael Bouvier e Ulf Kûster saranno gli accompagnatori di questi tour guidai che saranno disponibili sul sito della fondazione. E altre cose ancora come i workshop relativi alla mostra di Hopper https://www.fondartionBeyeler.ch/digitales–programm/beyelercreate” che però è in tedesco.

In effetti una grande offerta d’arte che fa anche fare esercizio della lingua inglese.

Emilia Dodi

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