Il KOUROS ritrovato a Catania

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Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

Al Museo Civico di Castel Uncino a Catania è esposto fino al 3 novembre 2019 il KOUROS, importante statua greca, che vede riunito finalmente il corpo alla sua testa.

Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

Benchè attualmente si ponga particolare attenzione all’arte contemporanea, è impossibile non segnalare la riunione di testa e corpo di questa importante statua greca che per primo Vittorio Sgarbi aveva ipotizzato come la riunione del corpo acefalo alla testa apollinea.

E’ un evento troppo importante. La testa apollinea che era stata rinvenuta nel Settecento da Ignazio Paternò Castello Principe di Biscari era conservata ora nel Museo di Castel Uncino, mentre il corpo di efebo acefalo acquisito nel 1904 da Paolo Orsi era conservato nel Museo Archeologico Regionale di Siracusa.

 

Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

Il Kouros è una stata greca impiegata come funeraria o votiva che vede raffigurato un giovane molto utilizzata nel periodo arcaico classico tra il VII e il V  secolo a.C. Ora con la riunione, finalmente ritorna a essere il Kouros di Leontinoi.

Dopo l’ipotesi di Vittorio Sgarbi e gli studi eseguiti sull’opera da Lorenzo Lazzarini docente di pietografia applicata all’IUAV di Venezia, di Francesco Cappello docente di anatomia umana e di Fabrizio Agnello docente di disegno architettonico, entrambi dell’Università di Palermo, si è provveduto all’operazione di restauro.

Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

 

L’intervento è stato eseguito dalla Ditta Siquilliya e esposto per la prima volta a Palermo nella sala della Cavallerizza di Palazzo Branciforte.

Come restauro si è provveduto all’unione dei due reperti in modo reversibile utilizzando il foro che esisteva già alla base della testa, troncata nettamente nel Settecento, colmando la piccola lacuna con materiale plastico ad alta resistenza appositamente studiato e prototipata.

 

 

Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

Inoltre la statua è stata ripulita nei fianchi e nel dorso per ripristinare un equilibrio tonale.

Va detto che questa riunione oltre che a Vittorio Sgarbi si deve all’ex Assessore alla cultura Sebastiano Tura. Poiché la Sicilia non possiede luoghi di materiali lapidei del tipo dal quali risulta tratto il Kouros che è in marmo pario delle cave a cielo aperto di Lakkoi nell’isola di Paros, si suppone che i blocchi di marmo siano stati imbarcati dall’Isola delle Cicladi per arrivare alle colonie siceliote dove vi erano artigiani greci di valore.

 

 

Kouros di Leontinoi Foto Associazione Lapis

 

La mostra sarà anche oggetto di un convegno internazionale di studi, dopodichè sarà trasferito anche al Museo Civico Paolo Orsi di Siracusa.

L’allestimento si deve a Civita Sicilia che ha realizzato un percorso particolarmente suggestivo con soluzioni illuminotecniche nuove.

Emilia Dodi

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