“M. Il figlio del secolo” edito da Bompiani arriva su Rai 3 sabato 11 maggio alle 22,20, con una serata evento sotto forma di reading letterario con tre attori di temperamento.
Il libro di Antonio Scurati finalista al Premio Strega, prende corpo e vita sula terza rete Rai, www.rai.it in una serata particolate in cui Luca Zingaretti, Valerio Mastandrea e Marco D’Amore, danno fisicità, foga, intensità drammatica al reading di teatro civile in cui si declinerà la parabola di Benito Mussolini, dagli esordi impantanati delle prime rivendicazioni fasciste, alla cronaca sincopata della marcia su Roma, fino all’ora tragica della sua consacrazione politica.
Il libro narra l’era fascista dalla fondazione dei Fasci di combattimento, all’uccisione di Giacomo Matteotti, alla effettiva entrata in vigore della dittatura, fino al suo epilogo nel 1945.
In piedi, tra gli scranni di marmo del teatro terrazza del Palazzo dei Congressi di Roma, capolavoro razionalista dell’architetto Adalberto Libera, deserto e immerso nel buio, Zingaretti, Mastandrea e D’Amore si alternano nella lettura delle pagine del libro, accompagnata dalle fotografie d’epoca proiettate sulle pareti, e intervallata dagli interventi dello stesso Scurati, momenti di raccordo che aiutano lo spettatore a seguire progressione e contesto degli eventi.
Tra l’acquiescenza di Giolitti, l’inerzia della monarchia, la miopia della sinistra e il dilagare della violenza squadrista, la democrazia va incontro inesorabilmente alla sua crisi. Unica voce in difesa, la testimonianza civile e appassionata di Giacomo Matteotti, nel suo ultimo discorso parlamentare: il deputato socialista pagherà con la vita la sua inflessibile opposizione al regime. Mussolini intuisce la debolezza strutturale delle istituzioni e gioca all’attacco assumendo la responsabilità storica e politica del delitto: è il punto di non ritorno.
Per Marco D’amore che è amico dell’Autore del Libro è: “un esempio di grande servizio pubblico”. I diritti del libro Antonio Scurati sono stati acquistati dalla Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani che lo adatteranno per farne una serie tv.
Carlo Salvatore