You got to Burn to Shine alla Gnam di Roma

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Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

Alla Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma nella sala Gramsci c’è una collettiva di 13 artisti contemporanei uniti da attinenze attraverso un gioco di rimandi e di concatenazioni, che indicano le discordanze e processi di ridefinizione mondiale nel periodo post-ideologico. E’ curata da Teresa Macrì e durerà fino al 13 aprile 2019.

Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

Il titolo che in italiano è traducibile “Per risplendere devi bruciare “ che è preso dal quello del libro dell’artista- poeta americano John Giorno, è indicativo del tema scelto per questa mostra che inerisce la difficoltà dell’individuo nel vivere e insieme realizzarsi come soggetto attivo. L’esposizione di questi 13 artisti ambisce narrarne, con un gioco di rimandi e di concatenazioni, le differenze e nel contempo come si possa realizzare il mutamento del proprio pensiero critico, sia individuale che collettivo, tramite suggestioni estetiche e visive.

Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

In effetti la scelta di questi artisti è basata su un’analogia di comportamento e di attitudine che prevede il modo di rapportarsi e di esprimersi artisticamente decostruendo la figurazione come dimensione politica con i mezzi che lo consentono, come video, installazione, scultura, poesia, film, poiché l’arte in effetti è un atto politico e poetico. Questo è il modo di rapportarsi, ognuno con il proprio linguaggio, per prendere posizione esprimendo il dissenso contro le convenzioni e le ipocrisie della realtà e li spinge verso l’ideazione di spazi opposti e mobili in cui immaginare il ritorno del mondo in maniera più o meno utopistica.

Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

Nel mutamento dei rimandi e sensazioni emotive che ciascuno mostra nelle proprie opere, si nota la critica radicale verso un’esteticità generalizzata e il tentativo di capovolgerla per aprirsi a nuove prospettive. (foto3) Questa ricerca si nota in artisti di diverse generazioni come in John Giorno e Roberto Fassone che indicano come questa indagine sia intercorsa tra diverse generazioni mostrando con i vari linguaggi artistici come queste discipline siano interconnesse tra di loro, così’ come prova la scelta dei vari artisti.

Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

 

Impossibile in questa sede parlare di tutti i partecipanti diffusamente che sono: Francis Alys ( Antwerp Belgio 1959 che vive e lavora a Città del Messico) Bertille Bak (nata Arras 1983 vive e lavora a Parigi)-  Elena Bellantoni (nata a Vibo Valentia 1975 vive e lavora a Roma)  – Roberto Fassone (nato a Savigliano 1986 vive e lavora a Firenze)- John Giorno ( nato a New York nel 1936 dove vive e lavora)- Luca Guadagnino (Palermo 1974 vive e lavora a Milano) Jeremy Deller (nato a Londra 1966 dove vive e lavora) –Mike Kelley (USA 1954 -2013) –Krištof Kinters ( nato a Praga1973 dove vive e lavora).

 

Veduta allestimento mostra You Got to BURN to Shine Galleria Nazionale Roma

E ancora: Domenico Mangano & Marieke van Rooy (Palermo 1976 e Werter Paesi Bassi 1974 che vivono e lavorano a Amsterdam – Fiamma Montezemolo (Roma 1971 vive e lavora a San Francisco)-Luca Vitone (nato a Genova 1964 vive e lavora a Berlino)- e Sisley Xhafa (nato a Pejè Cossovo,1970 vive e lavora a New York).

Una mostra particolare ma molto interessante.

Emilia Dodi

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