Quando la comicità nasconde il dramma della solitudine

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Il Teatro Manzoni di Roma ha aperto la nuova stagione 2018-2019 con la pièce di Stefano Reali, Divorzio alla romana, per la regia di Renato Giordano.Protagonisti Massimo Giuliani, Gabriella Silvestri e Fabio Avaro.La comicità della protagonista nasconde in realtà il dramma della solitudine.

Il Teatro Manzoni di Roma ha aperto la nuova stagione 2018-2019 con la pièce di Stefano Reali, Divorzio alla romana, per la regia di Renato Giordano.

Tante risate e riflessioni sono il perno delle diverse tematiche trattate con umorismo grazie alla bravura degli interpreti, dove fra i protagonisti spicca l’eccezionale Gabriella Silvestri, che fa sfoggio di coloratissime vestaglie, prendendo per mano lo spettatore e facendolo, come se fosse un ospite, entrare nella sua bella casa per raccontargli la sua giornata di routine.

 

Lei interpreta Monica, una donna di mezza età, depressa dopo la morte del padre. Anche se sono passati cinque anni, lei non si rassegna alla perdita e tutte le mattine, appena sveglia, il primo buongiorno è per lui in un quadro-fotografia. Nell’elegante salotto serve la colazione al marito, l’attore Massimo Giuliani, dopo aver preso tantissimi medicinali, consigliati dallo psicologo che le fa terapie a casa, e prima di aver scambiato due chiacchere dal balcone con la sora Elide, un’anziana dirimpettaia pensionata.

Poteva essere un giorno come tanti altri, ma in un preciso giorno ecco che suona alla porta un bell’uomo che dice di essere un operaio del gas per dei controlli di fare, Fabio, impersonato da Fabio Avaro, che inizia senza tabù a corteggiare e sedurre pian piano Monica che da anni non provava più certe emozioni. Tra i due così inizia una relazione clandestina. Sarà vera o presunta? Tutto fa pensare che questo amante sia frutto di fantasia della mente di Monica, causato dagli effetti collaterali dei farmaci prescritti dal medico. Il marito sempre indaffarato con i suoi impegni di lavoro insinua sempre di più il dubbio che tutto quello che sua moglie racconta non abbia senso, sia solo pura fantasia.

In questa pièce l’amore ormai sfiorito della coppia sembra il classico fil rouge del racconto. Infatti Monica ogni mattina chiede al marito prima che vada al lavoro: “Da uno a dieci quanto mi ami?” e lui risponde sempre che l’amore è grande, dieci, mille, anche se non glielo dimostra. Così la donna trova, nel ballare il tango, seguendo un corso in televisione, l’unico sfogo della sua vita.

Il ballo della passione scandisce le varie scene, mettendo in evidenza i contrasti del giorno e della notte e sottolineando la comicità e la drammaticità del testo ben confezionato da Stefano Reali, ben diretto da Renato Giordano, qui anche nel ruolo del medico, interpretato perfettamente dai quattro attori, ben compenetrati nelle loro parti, a cui si aggiunge la piccola partecipazione di Alessandra Palazzoli, nel ruolo della sora Elide. Finale a sorpresa, inaspettato, tutto da seguire, che finalmente svelerà tante cose.

Divorzio alla romana è senza dubbio una commedia da vedere, dove viene sollevato il problema della solitudine, la cui soluzione è quella di essere comunque felici, consapevoli che è giusto non porre limiti anagrafici per rivendicare il diritto all’amore. Due ore di divertimento con numerosi applausi, anche a scena aperta, e ripetuti alla conclusione dello spettacolo, apprezzato più di tutti dal pubblico femminile che ha riscontrato sempre più impellente il bisogno della donna di amare e di sentirsi desiderata.

Giancarlo Leone     

 

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