A Mantova nel Complesso Museale Palazzo Ducale è presentata una mostra dedicata alla “pittura in pietra” con le opere dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. L’esposizione rimarrà aperta fino al 31 marzo 2019. E’ curata da Sandra Rossi, Peter Assmann e Anna Patera con la collaborazione scientifica di Riccardo Gennaioli Catalogo Tre Lune Edizioni.
Il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze presentano questa particolare mostra dedicata alle “Pietre colorate molto vaghe e belle”, che mettono in luce una selezione che è servita per creare opere antiche con l’arte del “commesso”.
L’Opificio delle Pietre Dure è stato creato da Ferdinando I de’ Medici nel 1588 come Manifattura Granducale e conserva nel suo museo straordinarie opere realizzate con questa tecnica. Questo modo di impiegare le pietre dure viene creato sulla base di un motivo pittorico, grazie alle immagini che si formano unendo piccole sezioni di pietre semipreziose come porfido, diaspro, agate, lapislazzuli, che sapientemente accostate creano quella che viene definita “pittura di pietra”.
La collaborazione scientifica di Riccardo Gennaioli permette che ci sia una sezione dedicata alle antiche tecniche di lavorazione e alla conoscenza delle pietre semipreziose per realizzare questi lavori.
Inoltre c’è la possibilità di vedere alcuni preziosi fogli che fanno parte del patrimonio grafico della manifattura conservato nel Gabinetto Disegni e Stampe del Museo dell’Opificio che possiede una raccolta di oltre tremila pezzi, molti inediti, che mostrano l’attività della manifattura nel corso dei secoli.
Tra l’altro è possibile vedere in mostra il dipinto di Giuseppe Zocchi L’allegoria della terra” del 1750 la cui trasposizione in pietra è conservata all’Hofburg di Vienna realizzata dalla Manifattura Granducale nel 1752, commissionata da Francesco Stefano di Lorena per abbellire la sua residenza viennese con un’intera pinacoteca in pietre dure. Una vera e propria passione.
Si può inoltre ammirare la trasposizione moderna dell’Allegoria della Terra creata in commesso di pietre dure, realizzata nel Laboratorio del Settore Mosaico e commesso in Pietre Dure dell’Opificio. Questo allo scopo di vedere dal punto di vista pratico il procedimento creativo e ammirare i segreti di questo lavoro. Questa è un’eccezione del Laboratorio delle Pietre Dure che si è nel tempo trasformato in istituto specializzato per il restauro delle opere d’arte che crea anche il nuovi restauratori dei beni culturali.
L’esposizione fa parte delle iniziative per l’Anno Culturale 2018
Anna Camia