Magritte in mostra al LAC di Lugano

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René Magritte La chambre d’écoute 1958 olio su tela 38x46 cm. Kunsthaus Zurich donazione Walter Hacfur 1995© 2018 ProLitteris Zurich

Con il titolo “Magritte La ligne de vie” al MASI sede LAC di Lugano (CH) è in corso un’importante mostra su quest’artista belga maestro del surrealismo. La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2019.E’ curata da Xavier Canonne, Julie Waserioge e Guido Comis. Catalogo Skira.

René Matisse
La mémoire 1948 olio su tela 60×60 cm. Collezione della Fedération Wallons Bruxelles
Ministère della Comunications française Bruxelles ©2018 ProLitteris Zurich

 

 

Quest’importante esposizione che si tiene nel Museo d’arte della  Svizzera italiana, con una selezione di 90 opere che percorrono tutta la carriera dell’artista, prende il nome da una conferenza che Magritte ha tenuto nel 1939 a Anversa che diviene il filo conduttore di tutta la mostra. Infatti sono presenti, raramente esposti al pubblico, anche i primi lavori dell’artista ante surrealismo, tra infatuazione per il futurismo, cubismo orfico e nuova oggettività.

 

 

René Magritte
Les Chateau des Pyrénées 1962 gouache so carta 20×13 cm. Collezione privata
©2018 ProLitteris Zurich

In seguito Magritte prende le mosse dalla metafisica di De Chirico e per questo in mostra ci sono il capolavoro di De Chirico “Les Plaisirs due poete” del 1928 confrontato con “La traversée difficile” del 1926 di Magritte. Infatti Magritte impiega la spazialità metafisica di De Chirico e dal suo ricorso all’associazione imprevedibile di cose senza rapporto tra loro. Poi sono mostrate le opere che vanno dal 1925 al 1936 dove l’artista è alla ricerca dello spaesamento con oggetti comuni per arrivare alla decontestualizzazione totale.

René Magritte
La grande guerre 1964 olio su tela 65×4 cm. Esther Grether Familliensammlung
Basel © 2018 ProLitteris Zurich

 

Ogni tela di Magritte nella semplicità delle figurazioni, dei colori realistici, è pregna di cultura filosofica. Altre opere come quelle che uniscono parole e immagini in modo non coerente del periodo “les pentures de mots” sono un contributo originale all’opera del Novecento. André Breton scrisse nel 1941 “Il procedimento di Magritte, non automatico ma pienamente deliberato , sostiene il Surrealismo a partire dal 1929”.

 

 

René Magritte
La présence d’ésprit1960 olio su tela Collezione privata Essen Museum Folkgang
deposito permanente ©2018 ProLitteris Zurich

 

Magritte desidera cercare con le sue opere la conoscenza del mondo ma “una conoscenza che sia inseparabile dal suo mistero”. Alcuni dei suoi dipinti più celebrati sono stati realizzati tra gli anni ’40 e ’60 del Novecento influenzando la cultura artistica del momento, come l’arte pop e quella concettuale. In mostra per ogni periodo del suo lavoro c’è un quadro identificativo e di quello d’oro sono presenti “La memorie” del ’48 “Le Château de Pyrénées” del 1962 e del 1964 “La grande guerre”.

 

 

René Magritte
La lampe philosophique 1936 olio su tela Collezione privata Belgio© 2018 ProLitteris
Zurich

In mostra ci sono anche opere meno note che sono divagazioni di Matisse come i “periodi Renoir” nei quali impiega una tecnica derivata dall’impressionismo e quelli dai colori troppo vivaci con pennellate libere che fanno il verso al fauvismo. La mostra presenta anche documenti, fotografie, e film realizzati da lui negli anni ’50.

Una mostra di Magritte merita sempre una visita. 

Emilia Dodi

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