Le millevoci di Francesco Cicchella

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All’Ombra del Colosseo, la più divertente rassegna comica dell’Estate Romana, che vede alla ribalta buona parte dei comici del panorama italiano, ha ospitato sere fa lo spettacolo di Francesco Cicchella, Millevoci

 

All’Ombra del Colosseo, la più divertente rassegna comica dell’Estate Romana, che vede alla ribalta buona parte dei comici del panorama italiano, ha ospitato sere fa lo spettacolo di Francesco Cicchella, Millevoci.

Il titolo che strizza l’occhio al celebre varietà televisivo degli anni ’70 – Milleluci, con Mina e Raffaella Carrà, con la regia del grande Antonello Falqui – è quanto mai emblematico. Le mille voci, ma sono molto meno, a cui fa riferimento sono quelle che Cicchella porta sul palco facendo vivere una moltitudine di personaggi e giocando con la sua vocalità anche quando veste i panni di sé stesso.

Un vero show-comico musicale nel quale il camaleontico artista mostra tutte le sue doti di comico, cantante ed intrattenitore. Mai titolo è stato più indicato per raccontare la storia e la verve artistica che Cicchella, vincitore della V edizione di Tale e Quale Show, porta in scena in uno spettacolo di quasi due ore, intervallo compreso.

Il performer fa apprezzare le sue doti canore passando da Stevie Wonder a Tiziano Ferro, senza mai perdere il suo talento e la sua credibilità di artista navigato, seppur ha solo 29 anni, offrendo allo spettatore uno show originale ed ironico. Francesco Cicchella regala momenti di puro divertimento, oltre che performance musicali di classe, in uno show, oltre che originale ed ironico, anche leggero, godibile e di pregevole fattura.

Sul palco con l’artista, una band di giovani elementi, capitanata dal Maestro Paco Ruggiero. Come partner, un sodalizio che dura da oltre dieci anni, Vincenzo De Honestis, “vittima sacrificale” di esilaranti siparietti comici. Una spalla ottima, che non “soffoca” mai l’artista, anzi con lui crea un ottimo feeling.

 

Al centro di tutto la musica.

Lo spartito visto con gli occhi del protagonista, che si racconta negli aneddoti della sua vita e spazia con le sue doti canore dai medley dei brani anni ’60 ’70 rivisitati nei testi, che gioca con le note facendo capire che con i beat di brani celebri è possibile cantare qualsiasi cosa.

 

 

Non mancano nello spettacolo i suoi cavalli di battaglia: Gigi D’Alessio con i suoi immancabili brani inediti, con ritornelli già sentiti in altri, l’infaticabile Massimo Ranieri che fa ginnastica, flessioni, solleva pesi, tutto questo mentre canta Se bruciasse la città e il “napo-americanoMichael Bublè, che ama le canzoni napoletane e che poi si trasforma in un certo Gigione, cantante molto conosciuto in terra campana.

 

Il pubblico viene proiettato in un viaggio assolutamente ironico e giocoso attraverso il mondo della musica, condotto in maniera sorniona da Cicchella, che si dimostra capace di impressionare e divertire il pubblico, spiazzandolo continuamente con numeri caratterizzati allo stesso tempo da grande spessore musicale ed artistico, ma anche da devastante forza comica.

 

 

Millevoci, con una nuova edizione, sarà ripresentato in una versione più ridondante nella stagione prossima teatrale, alla Sala Umberto di Roma, nel maggio 2019, con la regia di Gigi Proietti.

Giancarlo Leone

 

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