E’ stata presentata giorni fa il cartellone della nuova stagione del Teatro Arcobaleno di Roma, stagione che è già iniziata lo scorso 12 ottobre con L’asino d’oro di Apuleio con la regia Francesco Polizzi.
“Sostieni la Cultura… la Cultura sostiene te…”. E’ questo lo slogan con cui il direttore artistico Vincenzo Zingaro ha promosso pochi giorni fa la nuova stagione 2017-2018 del Teatro Arcobaleno di Roma, in gemellaggio con il Calatafimi Segesta Festival.
Una stagione ricca di spettacoli che spaziano dal teatro classico antico ai grandi autori del ‘900, confermando il ruolo di primaria importanza che il Teatro Arcobaleno svolge nel panorama teatrale italiano, come spazio interamente dedicato ai classici.
La stagione si è aperta lo scorso 12 ottobre (e fino al 22 ottobre) con L’asino d’oro di Lucio Apuleio, con la regia di Francesco Polizzi, appassionante e fiabesca allegoria del percorso spirituale dell’uomo. Un grande ritorno, a seguire, Sonata a Kreutzer di Leone Tolstoj, dal 26 al 29 ottobre, con Alvaro Piccardi, spettacolo fortemente emotivo, che ha ottenuto importanti riconoscimenti.
Dal 10 al 26 novembre, l’intrigante capolavoro di Arthur Schnitzler, Doppio sogno, da cui Stanley Kubrick trasse il suo ultimo film, Eyes wide shut, scandalosa favola sull’amore coniugale e sui suoi fragili equilibri, per la regia di Gianni Leonetti. Per il 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, il regista Giuseppe Argirò proporrà, dal 1 al 10 dicembre, Vestire gli ignudi, il dramma di una donna costretta a subire le prevaricazioni di un mondo maschile, con Silvia Siravo, Massimo Reale, Renato Campese e Maurizio Palladino.
Le feste natalizie e quelle di Capodanno, dal 29 dicembre 2017 al 4 febbraio 2018, le passeremo con l’originale e divertentissimo allestimento di Vincenzo Zingaro della commedia, Aulularia, di Tito Maccio Plauto, con Ugo Cardinali, Rocco Militano, Fabrizio Passerini, Annalena Lombardi, Laura De Angelis, Piero Sarpa, un meccanismo di straordinaria comicità, da cui Molière trasse una delle sue commedie più famose, L’avaro.
Dal 9 al 19 febbraio, Il cartaginese, un’altra commedia di Tito Maccio Plauto, con Paolo Floris, Tommaso Lipari, Mattia Perrella, Andrea Puglisi, per la regia di Giancarlo Sammartano, che ripropone l’esperienza della lunga collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, con le maschere di Giancarlo Santelli.
Dal 22 al 25 febbraio, Blas Roca Rey, con Monica Rogledi, Pino Cangialosi, farà rivivere i personaggi di Iliade, nell’innovativa riscrittura di Alessandro Baricco, con musiche dal vivo, mentre dal 9 al 25 marzo, Jun Ichikawa sarà la protagonista di Antigone di Sofocle, con la regia di Giuseppe Argirò, una delle tragedie più celebri e rappresentate al mondo, dove le ragioni del cuore e della pietà familiare si scontrano contro le ragioni di Stato.
Dal 6 al 15 aprile, Le rane di Aristofane, nella divertente versione di Cinzia Maccagnano, commedia che, nel denunciare la decadenza culturale e politica della società ateniese del V secolo a. C., ci offre spunti di riflessione sulla crisi del nostro tempo.
Dal 19 aprile al 6 maggio, Vincenzo Zingaro riporterà in scena il suo cavallo di battaglia, la sua storica e brillante edizione de Il soldato spaccone di Plauto, che ha lasciato un segno del tutto nuovo nell’interpretazione del Miles Gloriosus.
A chiudere la stagione, dal 10 al 27 maggio, Otello di Shakespeare, con Mauro Mandolini, per la regia di Ilaria Testoni.
Giancarlo Leone