Pirandelliana 2017 – Così è (se vi pare)

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Consueto appuntamento estivo romano con Pirandelliana, giunta alla sua XXI edizione. La Rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, diretta da Marcello Amici, presenta quest’anno due commedie di Luigi Pirandello: Così è (se vi pare) in scena il martedì, il giovedì, il sabato e Pensaci, Giacomino! In scena il mercoledì, il venerdì e la domenica. Le rappresentazioni si svolgono nella stupenda cornice del Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino, un posto antico e austero, silenzioso, intenso, suggestivo ed elegante. Qui di seguito la recensione di Così è (se vi pare).

Consueto appuntamento estivo romano con Pirandelliana, giunta alla sua XXI edizione. La Rassegna teatrale organizzata dalla Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, diretta da Marcello Amici, attore e regista, presenta quest’anno, fino al 6 agosto, due commedie di Luigi Pirandello. Come sempre il tutto avviene nella stupenda cornice del Giardino della Basilica di Sant’Alessio all’Aventino.

Esaminiamo, intanto, la prima: Così è (se vi pare) in scena il martedì, il giovedì, il sabato.

 

Così è (se vi pare) è un classico del teatro pirandelliano. Messo in scena per la prima volta nel 1917, il testo nasce dalla novella La signora Frola e il signor Ponza, suo genero, che già definisce nelle sue “geometrie psicologizzanti” uno dei temi cardinali della poetica pirandelliana: la non possibilità di avere (e di vivere) un’unica dimensione della realtà e degli esseri umani che vi agiscono e con i quali interagiamo.

L’opera ritrae le oscillazioni umorali di un intero paese attorno alla strana situazione della famiglia Ponza: la signora Ponza, segregata all’ultimo piano di un caseggiato, comunica con la propria madre, la signora Frola, solo tramite messaggi scritti. A chi le chiede come mai non possa fisicamente incontrarsi con la figlia, racconta dell’ossessiva gelosia del genero, il signor Ponza che, al contrario, giustifica tutto con la pazzia della suocera, diventata pazza a seguito di un terremoto che ha colpito la Marsica, incapace di accettare la morte della figlia Lillina, signora Ponza numero uno.

Il rapporto “da lontano” e con la seconda signora Ponza, Giulia, subentrata dopo il lutto che la illude di non averlo mai subìto. La nuova sposa del vedovo entra in scena alla fine, simbolo vivo delle molte verità possibili: “Io sono colei che mi si crede”. Tutto ciò, inutile dirlo, suscita il pettegolezzo e la curiosità morbosa di una società borghese che ha quel morboso bisogno di sapere la verità.

 

Ma quale è la verità? Questo il tema di Così è (se vi pare), così come dell’intero teatro pirandelliano. Non esiste, dunque, una verità unica: ognuno crede in una verità, che in fondo è quella che ognuno vede. Un machiavellismo in salsa siciliana, ma altrettanto universale. Ed è proprio così che alla fine il Signor Lamberto Laudisi, interpretato magistralmente da Marcello Amici, chiude sorridendo beffardamente e soddisfatto lo spettacolo con la frase: “Ed ecco, signori, come parla la verità! Siete contenti?”.

 

 

Bravissimi, neanche a dirlo, tutti gli attori di eccelso livello della Compagnia teatrale La Bottega delle Maschere, dove spicca Marcello Amici, protagonista, regista e promotore della Rassegna.

 

Accanto a lui, Tiziana Narciso (la signora Frola), Marco Vincenzetti (Agazzi), Anna Varlese (Amalia), Giorgia Battistoni (Dina) e ancora Lorenzo D’Agata, Francesca Di Meglio, Chiara Caroletti, Umberto Quadraroli, Antonino Anzoldi, Davide De Angelis, Eleonora Liuti, Lucilla Di Pasquale, Fabio De Horatiis. Belle le scene scarne, ma funzionali, ideate da Marcello de Lu Vrau e i costumi ben curati e disegnati da Gianfranco Giannandrea. Uno spettacolo sicuramente imperdibile, da vedere, per capire meglio la filosofia pirandelliana.

Giancarlo Leone       

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