La Rai non dimentica gli eroi di Stato

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La Rai non dimentica gli eroi di Stato. Lo fa con quattro docufilm da sessanta minuti ciascuno, in onda a settembre su Raiuno. Quattro uomini di Stato, quattro storie di vita e sacrificio per la difesa della democrazia, della legalità e di un ideale di integrità. La serie si intitola “Nel nome del popolo italiano”.

L’emittente di Stato racconta il Paese, attraverso le storie di quattro suoi eroi, lo fa con 4 docufilm da 60 minuti, per quattro serate consecutive a settembre su Raiuno,  le vicende di quattro eroi nazionali. Il giudice Vittorio Occorsio, ucciso per mano di Ordine Nuovo nel 1976; il presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, ammazzato dalla mafia nel 1980 (fratello del capo dello stato Sergio); il professor Marco Biagi, freddato dalle Nuove Brigate Rosse nel 2002; il capitano di fregata Natale De Grazia (avvelenato nel 1995 dopo aver mangiato in un ristorante).

In onda il 4, 5, 6 e 7 settembre, sulla rete ammiraglia, i documentari raccontano storie di ieri, che sono un messaggio anche per l’oggi, soprattutto per le nuove generazioni. Accompagnano il telespettatore nel racconto Gian Marco Tognazzi (per il docu-film ‘Vittorio Occorsio’), Dario Aita (protagonista di quello su Piersanti Mattarella), Massimo Poggio (per Marco Biagi) e Lorenzo Richelmy (per Natale De Grazia).

Quattro ritratti scritti e diretti con un linguaggio originale per un progetto che ha una declinazione televisiva e crossmediale.

Quattro detection giornalistico-narrative che prevedono anche interviste con testimoni diretti e parenti delle vittime, coniugando il linguaggio classico del documentario a quello appassionante e contemporaneo della narrazione drammaturgica, la riflessione giornalistica allo spunto romanzesco.

 

Diretti dai registi Gianfranco Pannone (Vittorio Occorsio), Maurizio Sciarra (Piersanti Mattarella), Gianfranco Giagni (Marco Biagi) e Wilma Labate (Natale De Grazia), i quattro film puntano a restituire al pubblico lo sfondo storico, culturale e sociale in cui i quattro personaggi hanno vissuto e operato andando incontro al loro destino, nel ventennio che va dalla fine degli anni ’80 ai primi anni del 2000.

 

 

Il direttore di RaiUno Andrea Fabiano ha sottolineato come: “la formula editoriale scelta è innovativa, così come sarà innovativa la programmazione, perché i quattro docufilm andranno in onda nella seconda serata di Rai1 per quattro giorni consecutivi”.

Carlo Salvatore

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