Alla Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano nella Project Room #5 dal 20 settembre al 27 ottobre 2017 c’è la mostra dedicata a Alis/ Filliol il duo formato da Davide Gennarino (1979) e Andrea Respino (1976). E’ un insieme di opere inedite di scultura scelte come riferimento e sperimentazione. E’ curata da Simone Menegoi.
![](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2017/07/foto-1-8-280x300.jpg?resize=280%2C300)
Mofo 2012 poliuretano, pigmenti, sabbia, argilla cm.370x150x200 Veduta di ogni cosa a suo tempo. Navis Nuur, Alis Filliol, Basilica di Santa Maria Maggiore Bergamo
2012 Foto Saverio Tonoli
Il progetto fa parte della Project Room 2017 ed è la seconda dell’anno che la Fondazione ha creato mettendo a disposizione di giovani artisti i suoi spazi e le sue competenze, curata scientificamente da Simone Menegoi. E’ un modo di promuovere l’arte di giovani mettendo gli spazi a disposizione dove visitandoli è permesso ai giovanissimi e a persone meno addentro all’arte di arrivare a comprendere il contemporaneo.
![Alis/Filliol alla Fondazione](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2017/07/foto-2-9-222x300.jpg?resize=222%2C300)
Motocrasy 2012 poliurietano espanso, pigmenti sabbia silicea, argilla cm.210x200x130
Veduta di Check your totem pinisummer Genova 2012 Foto Franc3sco Caldarelli
I due giovani artisti che lavorano in tandem non intendono solo fare scultura bensì fare un lavoro sulla scultura manipolando la sua storia, i generi e le tecniche tradizionali. In effetti le opere prodotte mimano le tecniche razionali come ad esempio la fusione a cera persa che loro chiamano fusione a neve persa opere del 2008-2010 dove la cera di fonderia viene colata in uno stampo di neve pressata, questo fa sì che la cera divenga non materiale deperibile ma definitivo, mutando la tecnica tradizionale.
![Alis/Filliol alla Fondazione](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2017/07/foto-3-9-200x300.jpg?resize=200%2C300)
Jir 2015 poliuretano pigmenti sabbia argilla cm.450x200x200 Veduta di Codice Padiglione
Italia Biennale di Venezia 2915 Foto Alice Pedroletti
E ancora nell’opera Fratelli del 2010 che è una coppia di teste grottesche che gli artisti hanno modellato nel grasso industriale risultando l’opera in modo precario e sempre convertibile. Per la categoria del non finito che si può far risalire alle ultime sculture michelangiolesche, il duo le chiama non finite.
![Alis/Filliol alla Fondazione](https://i0.wp.com/www.visumnews.it/wp-content/uploads/2017/07/foto-4-9-300x200.jpg?resize=238%2C158)
Alieno 2012 Plastilina ,truciolare cm.143x22x22
Il loro modo di operare dedicato alla figurazione esasperata del 2015 è divenuto un insieme di formati, pose e modelli della scultura accademica ottocentesca, in particolare dedicata al busto commemorativo che Alias/Filliol però tramutano in una figurazione molto approssimativa e quasi orripilante. Il duo si ò dedicato alla scultura come prima scelta della loro arte, questo non esclude la performance, il disegno, la fotografia e i filmati come fatto a Roma nel marzo 2017. Hanno esposto il loro lavoro in molti luoghi istituzionali e sono stati presenti alla 56° edizione della Biennale di Venezia.
Emilia Dodi