Il palcoscenico del teatro Quirino Vittorio Gassman ha ospitato per soli tre giorni la traduzione italiana, a cura di Pino Quartullo, di un lavoro di Agnes e Daniel Besse, una commedia originale e molto divertente che lo stesso Quartullo, con Rosita Celentano ed Attilio Fontana interpretano magistralmente e che ha per effetto quello di indurre lo spettatore e riflettere su particolari apparentemente insignificanti, ma all’atto pratico profondamente interessanti. Lo spettacolo è ora in tournèe.
Tou Tou è il cagnolino di Alessandro e Marzia (Pino Quartullo e Rosita Celentano), una coppia stabile la cui convivenza dura ormai da almeno venti anni: entrambi dipendono completamente, tanto in quanto a compagnia ( la coppia sembra in crisi ) quanto ad affetti dal cagnolino. Un giorno, però, Tou Tou, durante una passeggiata, sfugge alla sorveglianza di Alessandro e scompare.
Il ritorno a casa dell’uomo ha del drammatico: Marzia prima lo rimprovera senza offenderlo, poi lo aggredisce e dalla loro litigata emergono tutta una serie di debolezze all’interno della coppia, cose non dette, reciproche amarezze mai emerse, proprio perché il comune amore per la deliziosa bestiolina riusciva a nascondere.
Un comune amico, Paolo (Attilio Fontana), all’interno di una fantasmagoria di riflessioni, spesso graffianti, li induce a riflettere ed emerge così che il cagnolino non si è perso, anzi, è fuggito ribellandosi, addirittura sacrificandosi, forse proprio per permettere alla coppia di riflettere sui loro disagi mai detti, sul loro amore non più stabile.
I tre bravi interpreti riescono, e lo dichiarano alla fine dell’applauditissimo spettacolo, ad umanizzare il rapporto tra uomo ed animali domestici che, specialmente per una coppia che, anche se sembrerebbe realizzata, costituisce il desiderio di ritrovare sentimenti ed anche amore.
Veramente molto brava Rosita Celentano, applaudito Quartullo, pungente ed a volte spietato Attilio Fontana in questo lavoro che vede la traduzione dal francese, l’adattamento per il teatro e la regia dello stesso Quartullo mentre la firma per le scene è di Francesco Ghisu; buone le elaborazioni musicali di Federico Imperiale e simpaticamente ben accette le due canzoni, il cui testo è peraltro ben appropriato alla commedia, cantate da Quartullo e dalla Celentano.
Andrea Gentili