Intervista con Urbano Barberini

0

Urbano Barberni è attualmente impegnato al Teatro Due nella capitale con la pièce che lo vede protagonista intitolata “Sulle Spine”, testo diretto e scritto da Daniele Falleri. Visum lo ha intervistato.

Non è solo un attore, ma un uomo che è impegnato politicamente e socialmente in tutto quello che fa. Ha sfidatole sue origini nobiliari, scegliendo di fare l’attore e per molti anni ha formato coppia con la magistrale Franca Valeri. Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Tivoli, si è battuto per la salvaguardia di Villa Adriana. Stiamo parlando di Urbano Barberini che, da martedì 4 aprile, sarà nuovamente in scena, questa volta al Teatro Due, con uno spettacolo considerato ormai un cult, Sulle spine, che lo vede protagonista, scritto e diretto da Daniele Falleri. Visum lo ha incontrato.

Urbano, parliamo di questo spettacolo, Senza spine. Cos’è un thriller, una tragedia da ridere?E’ una tragedia da ridere, uno spettacolo crudele e comico, drammaticamente attuale, che parte da un senso di rivincita fortissima. Silio, il personaggio che interpreto – dice l’attore – è una persona che è stata ‘bulleggiata’ nella sua crescita. Può essere considerato anche un giallo. A suo tempo lo venne a vedere anche il regista Dario Argento, noto regista di film thriller, che mi fece in complimenti perché sorpreso da questo meccanismo della trama”.

Perché riproporre questa pièce che è ormai considerata un cult?Intanto perché oggi come oggi è ancora uno spettacolo attuale, visto che il bullismo fa parte delle nostre cronache di tutti i giorni, poi perché è uno spettacolo che è stato amato dalla critica e da tanti personaggi importanti, compresa Franca Valeri. E ancora deve essere visto dal grande pubblico. Seppure uno spettacolo cult, abbiamo fatto poche repliche. Meritava di essere ripreso ma anche portato in piccoli teatri che il pubblico poco conosce e il Teatro Due è uno di questi”.

 

Si toccano argomenti delicati come il bullismo adolescenziale, oggi d’attualità. Come pensa di arginare questo fenomeno dilagante?La materia è complessa e riuscire a parlarne in forma teatrale e a ridere è un modo per dissacrare le mostruosità. Per me il bullismo si combatte con 3 aspetti: cultura, cultura, cultura che porta alla conoscenza e a capire meglio il diverso, che, sbeffeggiato dal bullo, diventa un motivo di arricchimento e non è visto come pericolo da combattere. Se tutto ciò non si capisce – ribadisce – la nostra identità è fragile. Ad esempio, il personaggio che io interpreto, Silio, è un diverso che a un certo punto si ribella, decide di prendere in pugno la situazione e di forzare gli eventi, mettendo in atto una lucida follia, modifica i destini della propria famiglia passando indenne attraverso situazioni scabrose che evocano episodi di cronaca drammaticamente attuali. Tutto ciò non dovrebbe accadere. Anche io sono ‘bullizzato’ da Silio, ma solo in teatro”.

Ha lavorato per anni con Franca Valeri. Cosa rappresenta ed ha rappresentato per lei?Insieme a Viviana Broglio, la mia fidanzata storica, considerata il mio braccio destro e sinistro, che presto diventerà mia moglie, Franca Valeri è la persona più importante della mia vita. La considero una benedizione. E’ stato un incontro divertente, emozionante che mi ha cambiato la vita e la conobbi proprio durante le ultime repliche della prima edizione di Sulle spine. Su consiglio di Patroni Griffi, mi venne a vedere e dopo essere venuta nei camerini per complimentarsi, mi disse che non le sarebbe dispiaciuto lavorare con me. Il sogno si è avverato. Insieme abbiamo fatto commedie divertenti e lei è veramente spiritosa”.

 

 

Pregi e difetti?Riguardo i pregi mi reputo simpatico, tenace, ricco di fantasia, ho un certo senso della storia e so ballare bene. Riguardo i difetti, posso dire di averceli tutti, ma a piccole dosi”.

 

 

 

La sua carica di assessore a Tivoli in questo momento la impegna molto?Più che altro sono soddisfatto di quello che ho fatto e che sto facendo come Assessore alla cultura. I cittadini, non tenendo conto dei politici sia di destra che di sinistra, anche perché le istituzioni non sono state di grande aiuto, hanno eletto un professore archeologo che è stato per anni dirigente del Ministero dei Beni Culturali e sta facendo una rivoluzione. Noi a Tivoli agiamo per il bene comune e io come Assessore mi sto dando molto da fare. Prima non c’era una stagione teatrale, Villa Adriana era stata scelta per diventare la discarica di Malagrotta. Il pericolo è passato, nella Villa di Adriano abbiamo dato vita a stagioni teatrali, la cultura ha ripreso vita”.

Cosa bolle in pentola nel futuro di Urbano Barberini? Ancora teatro?Sì, ancora teatro. C’è uno spettacolo nuovo ancora in fase di scrittura che mi vede protagonista. Non posso dire di più. Saprà tutto a tempo debito”.

Giancarlo Leone

Nessun commento