La Regina di Ghiaccio al Brancaccio

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E’ in scena al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 26 marzo, il nuovo spettacolo che vede ancora protagonista Lorella Cuccarini, dopo il successo dello scorso anno di Rapunzel: questa volta è LaRegina di Ghiaccio, musical tratto da un’antica fiaba persiana che si rifà alla Turandot, l’opera incompiuta di Giacomo Puccini. E’ un omaggio al grande compositore. Lo spettacolo è ideato e diretto da Maurizio Colombi.

Un’antica fiaba persiana, una regina dal cuore di ghiaccio, vittima di un incantesimo, che impone ai suoi pretendenti tre enigmi. Solo colui che saprà risolverli potrà averla in sposa. Riuscirà il principe Calaf a sciogliere il cuore di ghiaccio della regina con il fuoco del suo amore?
Dopo aver interpretato l’anno scorso la dark lady Gothel in Rapunzel, Lorella Cuccarini è tornata in scena quest’anno, al Teatro Brancaccio di Roma fino al 26 marzo, con un nuovo spettacolo ideato e diretto da Maurizio Colombi, scritto con Giulio Nannini, La Regina di Ghiaccio, un musical che s’ispira alla fiaba da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini, opera rimasta incompiuta. Un omaggio al grande compositore toscano e una nuova sfida per Lorella Cuccarini.

Tutti conoscono la Turandot di Puccini, ma pochi conoscono realmente la trama. Questo musical rinfresca un po’ le idee e chi non la conosce, visto che s’ispira alla celebre opera anche se riadattata in chiave moderna. Protagonista è questa “Regina di Ghiaccio”, gelida regina di Persia, che sposerà solo il pretendente che saprà rispondere ai suoi tre enigmi. Triste il destino per chi non riuscirà a farlo: gli verrà tagliata la testa. L’incontro con il principe Calaf, interpretato dall’ottimo Pietro Pignatelli, riuscirà a sciogliere il suo cuore e il maleficio impostole dalle tre streghe Tormenta (Valentina Ferrari), Gelida (Federica Buda) e Nebbia (Silvia Scartozzoni)? Sembrerebbe di sì, visto che Calaf si farà aiutare da Chang’è – Luna (Simonetta Cartia) e da Yao – Sole (Sergio Mancinelli).

Nella scaletta formata da 18 brani originali, curati da Davide Magnabosco, trovano spazio musiche inedite e altre ispirate alle belle arie di Puccini.

 

Ottima l’introduzione di Che gelida manina, tratta da La Bohème, a cui accennano Ping (Giancarlo Teodori), Pong (Jonathan Guerriero) e Pang (Adonà Mamo) quando su ordine dell’Imperatore Altoum (Paolo Barillari) provano a riscaldare il cuore di Turandot, convincendola a cessare la tragedia degli enigmi e trovare marito. Impossibile rimanere impassibili e non emozionarsi quando si ascolta Nessun dorma, che finalmente diventa accessibile a tutti nell’ottima interpretazione canora congiunta di Turandot e Calaf, al sorgere dell’alba decisiva.

 

La rivisitazione pop e moderna non “sporca” l’originale, anzi ne esalta il valore grazie alla scenografia e agli effetti speciali che caratterizzano la parte conclusiva del musical.
Nella trama sono stati inseriti dei personaggi inediti: le tre streghe, bravissime, protagoniste di spezzoni musicali dal sapore rock e black, ottime attrici e vocalist per le loro voci forti, decise e arrabbiate, capaci di grandi virtuosismi canori, in contrasto con i consiglieri del re Ping, Pong e Pang, divertenti, impacciati e spaventati, un albero parlante, la Dea della Luna Chang’è e il Dio del Sole Yao.

Tra i pregi de La Regina di Ghiaccio bellissimi e suggestivi i costumi di Francesca Grossi, ma anche credibili.
Le scenografie di Alessandro Chiti risaltano una produzione ben organizzata e rendono giustizia ad un team già sperimentato nel lavoro precedentemente fatto con Rapunzel. D’effetto le coreografie di Rita Pivano. Non sono mancati un romantico lieto fine e degli effetti speciali (la neve in teatro) che abbattono la quarta parete coinvolgendo gli spettatori.

La Regina di Ghiaccio è un musical sia per un pubblico adulto che per ragazzi, meno indicato per i bambini per i temi trattati. Ideale per una serata da trascorrere in famiglia, avvicinando i ragazzi a quella che è sicuramente una delle opere più rappresentate di Puccini. Imperdibile, senz’altro da vedere.

Giancarlo Leone

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