Canzoni e macchiette napoletane al teatro Prati

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Al Teatro Prati di Roma è andato in scena il nuovo spettacolo di Vittorio Marsiglia e Mariano Perrella, Canzonando, che vede anche la partecipazione della bella e bravissima Isabella Alfano. Con Vittorio Marsiglia, l’ultimo dei grandi macchiettisti di Napoli, due ore di buonumore per ricordare l’avanspettacolo e macchiette degli Anni 50.

Al Teatro Prati di Roma è andato in scena il nuovo spettacolo di Vittorio Marsiglia e Mariano Perrella, Canzonando, che vede anche la partecipazione della bella e bravissima Isabella Alfano.

Il terzetto, già conosciuto con il precedente spettacolo Pigliate ‘sta pastiglia, in questo nuovo spettacolo arricchisce il repertorio canoro e macchiettistico che hanno divertito le generazioni degli Anni ‘40 e ‘50.

Lo spettacolo, s’intuisce dal titolo, gioca con le canzoni alla maniera dei grandi autori di canzoni comiche o parodistiche, ed è un chiaro riferimento al mondo del varietà e dell’avanspettacolo dove le canzoni venivano adoperate sia per ridere, prendendo in giro usi e costumi dell’epoca attraverso la parodia o direttamente con doppi sensi e sia per creare patos e commozione con canzoni d’amore affidate ad abili cantanti. Dicono che il buonumore allunghi la vita. Niente di più giusto, esatto, uscendo da questo nuovo spettacolo: Vittorio Marsiglia e company in circa due ore ricchi di sorrisi, allegria e belle canzoni napoletane ci hanno allontanato dalla deprimente realtà di questi giorni, dove la “malattia del secolo”, il coronavirus, la sta facendo da padrona, con morti e contagi adesso anche qui in Italia, dopo aver fatto più di duemila morti in Cina, da dove la malattia, il virus proviene.

Sul palco del teatro di Fabio Gravina che in questi giorni ha ospitato Canzonando, si sono esibiti quattro artisti che rappresentano un importante aspetto del nostro Teatro, quello con la T maiuscola: Vittorio Marsiglia, considerato “l’ultimo re della macchietta” è un vero istrione da palcoscenico, in quanto ha i tempi e ritmi giusti, una mimica che ti travolge, una simpatia che esprime in ogni gesto.

Lo spettacolo verrà ripreso nei prossimi mesi però invitiamo fin da adesso i lettori di non mancare agli eventuali prossimi appuntamenti perché Marsiglia ha proposto tutti i più famosi classici del varietà Anni ‘50, quelli dell’avanspettacolo, alternandoli con aneddoti, barzellette, storie di vita vissuta.

Risate fragorose quando ha proposto brani quali Te vulisse pittà, La manicurista, Arrabbiati canaglia, L’appartamento, E non sta bene, M’aggi’a curà, Fatte fa ‘a foto, La Pansè, Canto malinconico, alcuni molto divertenti, altri un po’ malinconici, com’è nella cultura napoletana.

A Vittorio Marsiglia, gli fa da spalla un altro grande del palcoscenico, Mariano Perrella, coautore della pièce, indimenticabile leader del gruppo dei Pandemonium, che canta e accompagna con la sua chitarra sia Marsiglia che Isabella Alfano, romana, corista di Edoardo Vianello, ma che sembra essere una perfetta cantante napoletana, dotata di una bellissima e melodiosa voce, capace di interpretare, senza far trasparire i suoi natali romani, le più belle canzoni del repertorio classico napoletano come Je te vurria vasà, Anema e core, Tu ca nun chiagne, Era de maggio, A rumba de’ scugnizzi, ‘O surdato ‘nnammurato, I’ te voglio bene assaje, Reginella.

Con loro il Maestro Mario Vicari al pianoforte, che accompagna dal vivo i tre artisti per tutto lo spettacolo. Una “full immersion” nel mondo del varietà più classico che coinvolge allegramente il pubblico che si diverte, ride e applaude.

Giancarlo Leone

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