Incontro a teatro con Patrizia Pellegrino

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Bionda, solare, napoletana, simpatica, affascinante, dimostra di avere la grinta e il temperamento di sempre, parlando del suo privato e delle aspettative per il suo futuro artistico. Stiamo parlando di Patrizia Pellegrino, che sino al 19 febbraio è protagonista, con Pietro Genuardi, della pièce di Dany Laurent, Victoire al teatro Manzoni di Roma. Visum l’ha incontrata.

Patrizia Pellegrino è attualmente in scena al teatro Manzoni di Roma in veste di protagonista con la pièce di Dany Laurent, intitolata Victoire. Viusm l’ha intervistata.
Patrizia, parliamo di Victoire, che la vede protagonista accanto a Pietro Genuardi.
Victoire è uno spettacolo intrigante, dove io ho un ruolo bello, profondo, sfaccettato, quello di Vittoria, per l’appunto. Il testo è della francese Dany Laurent, dedicato e per le donne. Vittoria e Marcello sono una coppia apparentemente felice – commenta l’attrice napoletana – fortunata. Lei è una stilista affermatissima e innamoratissima del marito e lui un cardiologo stimato. Hanno un figlio che frequenta un’università prestigiosa. Tutto sembrerebbe andare per il verso giusto…

E invece che succede?
Dal cellulare lasciato incustodito, Vittoria scopre che suo marito Marcello ha un’amante, Katy. Da quel momento le crolla il mondo addosso, perdendo tutte quelle certezze e sicurezze che la famiglia e il marito le davano. Ma lei decide di scegliere la strada del silenzio, non vuole mettere in crisi il rapporto. Anzi, cerca di conoscere meglio la situazione, la giovane amante – afferma la Pellegrino – diventandone anche sua amica e la ragazza, non sapendo che quella donna è la moglie del suo amante, la vede come un idolo, che stima. Un’esperienza di vita molto particolare. Ma non voglio svelare più di tanto. Il testo è di un’ironia eccezionale, comico, che farà scoprire agli spettatori lati umani vari”.
Questa commedia vuole lanciare un messaggio?
Non vogliamo lanciare nessun messaggio. Ma vorremmo che il pubblico si facesse una propria idea e decida da che parte stare”.

Vittoria di nome e di fatto, dunque
Sì alla fine per la salvezza della famiglia è una vincitrice”.
Cosa l’accomuna al personaggio di Vittoria. Affinità?
Molte affinità, tutte, dall’inizio alla fine della commedia. Certo mi piacerebbe essere come Vittoria, che non perde la pazienza, non è mai volgare, non trascende. Io sarei più passionale, più verace, come lo è una donna del Sud”.
Ultimamente si sta dedicando molto al teatro. Le dà più soddisfazione?
Per il momento è l’unica strada alternativa che ho, in attesa di ruoli buoni per me nelle fiction o in qualche buon film. Intanto in questi anni ho fatto molto teatro che mi ha fatto maturare, crescere. Mi piacerebbe partecipare a qualche fiction tipo Il bello delle donne”.

Finalmente si sente realizzata come attrice e come donna?
Non mi sento mai sicura, sono sempre alla ricerca di un miglioramento. Mi prendo sempre troppo sul serio, tante volte dovrei sdrammatizzare. In fondo questo lavoro è un gioco, vorrei prendermi più in giro e meno sul serio”.

Perché piace tanto alle donne, riuscendo ad essere loro amica?
Perché sono vera, semplice, non artefatta, cerco sempre di aiutare ed ascoltare gli altri. La mia carta vincente è che sono simpatica, dotata di una profonda bontà interiore. E questo le donne lo capiscono”.

 

 

 

L’anno è appena iniziato. Cosa si aspetta dal futuro?
Che questo spettacolo, che porterò in tournée, vada bene e piaccia al pubblico. E’ un testo un po’ diverso da quelli che ho interpretato in precedenza. Anch’io non nascondo che ho molta ‘strizza’. Vorrei incuriosire di più alcuni registi di cinema e di televisione”.

Progetti futuri?
Il 13 febbraio, sempre al Teatro Manzoni, sono impegnata in uno spettacolo concerto, Napoli senza tempo, un omaggio alla città partenopea, proponendo una carrellata di successi indimenticabili. Ci saranno degli ospiti come Elena Bonelli, Savino Zaba. E poi ho un progetto televisivo, scritto da me, che mi auguro vada in porto. Ma da buona napoletana, sono scaramantica, non voglio dire di più”.

Giancarlo Leone

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