A che servono questi quattrini. In scena al Teatro Sala Umberto di Roma, fino al 4 dicembre, questa pièce di Armando Curcio, per la regia di Andrea Renzi.
A che servono questi quattrini?
La vicenda ruota intorno al Marchese Eduardo Parascandolo che, dopo aver dilapidato il suo patrimonio, disprezzando le sue finanze, trascorre il suo tempo addestrando alcuni giovani a disprezzare a loro volta il denaro e il lavoro. Il Marchese Parascandolo, detto “il Professore”, per mettere a frutto le sue teorie socratiche e filosofiche dell’otium come fecero Socrate e Platone, un pò bizzarre e un pò nonsense, pone in essere un piano comicamente paradossale per dimostrare l’inutilità del denaro.
A che servono questi quattrini? – trama
Il Marchese, presentandosi a casa di Vincenzino, cerca di convincere anche sua zia a oziare e per farlo cita filosofi come Socrate, Platone e Diogene che non lavoravano ma vivevano, parafrasando Diogene, “cercando l’uomo“. E’ il Marchese che “muove i fili” pilotando i personaggi e le loro azioni.
Tutto ciò per dimostrare ai protagonisti della vicenda e al pubblico l’inutilità del denaro.
Così tutti vengono a sapere di questa presunta eredità e offrono i loro servigi al giovane e povero tornitore, compreso Ferdinando De Rosa, proprietario di un pastificio in difficoltà economiche e fino a quel momento contrario ad un eventuale rapporto di Vincenzino con sua sorella Rachelina. Così, in cambio di un prestito, acconsente al matrimonio di questi con la sorella.
Gli originari tre anni assemblati in un atto unico per mano di Andrea Renzi
Il regista Andrea Renzi assembla gli originali tre atti della commedia di Armando Curcio – messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla Compagnia dei De Filippo – in un unico atto di quasi due ore, senza così interrompere l’atmosfera comica della pièce, con dei gustosi siparietti per i cambi di scena effettuati dagli stessi attori.
A che servono questi quattrini? – cast
A completare il cast, Fabrizio La Marca, ovvero il fedele discepolo Michele, e Ivano Schavi, l’arricchito Ferdinando De Rosa, fratello di Rachelina, altrettanto bravi nell’interpretare e compenetrarsi nei loro personaggi.
Uno spettacolo imperdibile e ben costruito
A che servono questi quattrini?, uno spettacolo senz’altro imperdibile, divertente, ben costruito, intelligente, valido per tutta la famiglia.
Giancarlo Leone