Jesus Christ Superstar al Sistina show per la pace . E’ in scena al in questo teatro di Roma, fino al 17 aprile, Jesus Christ Superstar, l’Opera Rock di Webber e Rice più amata di tutti i tempi, nella versione di Massimo Romeo Piparo.
Jesus Christ Superstar al Sistina, show per la pace
Attualmente lo spettacolo vanta milioni di spettatori nel mondo e incassi record. Ed è proprio dal Teatro Sistina che è ripreso il viaggio di Jesus Christ Superstar, prodotto dalla PeepArrow Entertainment di Massimo Romeo Piparo.
Jesus Christ Superstar al Sistina con un immenso Ted Neely insiema a Sofiia Chaika e Anna Koshkima
Data l’attualità, a scandire il tempo dell’incalzante melodia nella sequenza delle 39 frustate inferte a Gesù, vengono proiettati 39 ritratti di martiri moderni, con un nuovo potente finale che è il grido di dolore del popolo ucraino, affidato al soprano ucraino Sofiia Chaika e a quello russo Anna Koshkima, entrambe nei panni di Maddalena.
Lo spettacolo è una bellissima prova per gli artisti in scena
Lo spettacolo è una bellissima prova per gli artisti in scena. Andrea Di Persio è un credibile Pilato, non sono da meno Francesco Mastroianni e Mattia Braghero, nei ruoli dei cattivi sacerdoti Caifa e Hannas, che alleggeriscono i loro personaggi con tanta ironia. Il cast vivacizza e movimenta i cambi di scena dello spettacolo, grazie anche alle coreografie curate da Roberto Croce.
Due ore di spettacolo tutto cantato in lingua originale
Due ore di spettacolo tutto cantato in lingua originale, che mantiene intatto il messaggio originario e mai come ora necessario. Un atto di fede e di coraggio nell’affrontare le prove che ogni giorno ogni essere vivente si trova ad affrontare. Le contraddizioni di un tempo incerto, con personaggi che danno una certa importanza ai sentimenti umani, e si alternano tra la fermezza del Gesù simbolo e i tormenti di Giuda, fanno sì che ci si possa identificare e in parte risolversi nel rock ribelle.
Jesus Christ Superstar al Sistina, show per la pace
Pochi ma efficaci gli elementi scenici: una scalinata e una pedana girevole dove ruotano l’orchestra e le scene dello spettacolo. Su uno schermo vengono proiettate alcuni passi del Vangelo che richiamano fatti attuali e che raccontano gli ultimi istanti di vita di Gesù con i versi della Bibbia.
Un’esplosione di luci, colori, musica e immagini per la quale non si fatica a credere al fascino con il quale s’incanta il pubblico. Uno spettacolo imperdibile, da vedere e rivedere: difficile oggi pensare a un Gesù che non sia Ted Neeley, nonostante i suoi 78 anni.
Giancarlo Leone