Natsume Soseki Io sono un gatto

0

Io sono un gatto edito da Neri Pozza. Questa opera di Natsume Soseki segna il suo passaggio dagli haiku al romanzo. L’editore lo ripropone nella collana Spleen, con le illustrazioni di Piero Macola e la traduzione di Antonietta Pastore

 

Io sono un gatto, scritto da Natsume Soseki nel 1905 a un anno dal suo rientro in Giappone, dopo un biennio trascorso in Inghilterra, ha come protagonista e io narrante un gatto. Alter ego dell’autore, considerato il padre del romanzo giapponese moderno, è il professor Kushami, un insegnante d’inglese al liceo di Tokyo che accoglie in casa seppure senza troppo entusiasmo, un gatto randagio.

 

 

 

Abbandonato sin da cucciolo, il gatto a cui non viene dato un nome, non riceve un’attenzione o una coccola, soltanto il cibo e un posto al caldo dove dormire, ma questo gli basta e il suo “nutrimento” quotidiano diventa l’umanità e da quel microcosmo familiare, osserva e riflette sulla condizione umana e la confronta con quella animale.

 

 

Io sono un gatto edito da Neri Pozza. Questa opera di Natsume Soseki segna il suo passaggio dagli haiku al romanzo. Scritto negli anni dell’era Meiji che svecchia il Giappone e lo apre al mondo occidentale e alla contaminazione, il romanzo racconta la formazione di un gatto all’interno di una famiglia giapponese e offre un punto di vista particolare e critico sulla società e sui rapporti tra le persone, su ciò che appare e ciò che si dà per scontato.

 

 

 

L’editore Neri Pozza lo ripropone nella collana Spleen con le illustrazioni di Piero Macola e la traduzione di Antonietta Pastore.

Cristina Marra

 

Nessun commento