
Con il titolo “Pietro Consagra La mostra poteva non esserci” si è aperta a Lugano nella sede della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati dal 12 settembre 2021 al 9 gennaio 2022, una mostra dedicata a Pietro Consagra. E’ curata da Alberto Salvadori.

La mostra ha l’intento di omaggiare Pietro Consagra grandissimo scultore del Novecento con le opere della Collezione Olgiati e in collaborazione con l’Archivio Consagra. E’ un omaggio all’amicizia che ha legato i Giancarlo e Danna Olgiati con l’artista, il loro comune amore per l’arte contemporanea, le idee condivise con l’artista, la volontà di celebrare il centenario della nascita di Consagra che scadeva nel 2020.

Questa mostra è la prima che viene dedicata al Maestro in una collezione pubblica svizzera, e la tematica della ricerca ha la finalità di mettere in evidenza la frontalità della visione, insieme alle innumerevoli interpretazioni e il tema della città, come luogo di pensiero e relazione col vissuto, costituiscono il fulcro del progetto espositivo e del lavoro di Consagra presentato in quest’esposizione.

La mostra prendendo in considerazione gli anni ‘50 fino agli anni ‘ 70 del Novecento, pone in evidenza come il suo contributo sia stato formante anche verso una partecipazione anche critica, della società nella quale ha vissuto e lavorato. Le 64 opere presenti in mostra danno comprendere come Consagra abbia tenuto conto della centralità dell’uomo. L’artista ha praticato tutti i generi artistici come dipingere, scolpitore, disegnare, creare gioielli, architetture urbane, ha sperimentato vari materiali, ha scritto molto con grande intento polemico.

La sintesi concettuale di tale percorso si può desumere dalla sua opera in cemento armato realizzata in Sicilia alla foce della fiumara, dal titolo La materia poteva anche non esserci che dà l’idea del concetto del rapporto dialogico con la comunità. Tutte le materie sono state buone per lui non ha privilegiato la materia, bensì si è interessato alla forma.
Prendendo in considerazione i vari temi concettuali, il tema della frontalità è stato sempre presente nella sua opera. In mostra sono presenti alcuni delle opere più importanti come i Colloqui, che aprono il tema concettuale della forma e della fantasia, che crea la presenza. Parola che indica bene l’ingresso nel mondo di Consagra.

La ricerca interiore compiuta sui legni bruciati, ferro e bronzo è sempre accompagnata da una tecnica superba, che il suo sapiente impiego aggressivo, rivela fortemente espressivo e poetico, se usata da Consagra come la fiamma ossidrica.I ferri trasparenti si presentano con un’immagine a due facce, non rispettano più l’immagine quadrangolare, ma sono forati da una linea curva che spezzandosi continuamente si ricongiunge. I ferri trasparenti costituiscono uno spazio originario di germinazione, dove alle forme della natura e alla loro contemplazione, l’arte reagisce con la propria artificialità.

In occasione della mostra del 1969 a Lugano viene presentato il suo pensiero circa la città, che è il luogo dove si vive, dove si deve rispettare il paesaggio con un’idea che dove si vive non deve esserci preminenza dei poteri politici, né economici. Dopo il viaggio americano e l’incontro con tre grandi architetti tra i quali Wright, Consagra presenta un problema reale cresciuto nel tempo fino a diventare permanente. Tutto questo danneggia il modo di vivere dei cittadini costretti ad esistere in luoghi che sembrano degli alveari. Tutto questo Consagra lo denuncia ne suo libro La Città frontale, dove si sente la sua rassegnazione e scrive” Le città sono diventate rancore ma non per l’inquinamento che è un male inevitabile, ma per l’invasione di architettura che resterà impiantata e indistruttibile....”.

Per la prima volta saranno presentati anche tre lenzuoli dipinti, esempio di arte povera, dove però traspare la sua visione della scultura.
Come catalogo è stato prodotto un volume edito da Mousse Publishing che contiene i contributi di Mario Botta, Lara Conte, Linda Bertelli, Andrea Cortellessa, Paola Nicolin, Alberto Salvadori; ognuno dei quali ha sviscerato un tema del suo lavoro. Per chi volesse conoscere a fondo Pietro Consagra e la sua opere, è un testo necessario.
Savina Fermi