Le indagini di Lotita Lobosco su Rai 1. Picco di ascolti della prima puntata.

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Luisa Ranieri da vita ad un vicequestore in tacco 12. che indaga su complessi omicidi a capo di una squadra di soli uomini, in quel di Bari sua città natale. Questa fiction in 4 puntate è una serie “giallo-rosa” in onda su Rai 1 da domenica 21 febbraio. E’ stato un esordio col botto, quello di questa fiction. Una partenza incredibile per la prima puntata delle Indagini di Lolita Lobosco con 7.5 milioni 535mila spettatori con il 31.8% di share.

Luisa Ranieri è la protagonista di Le indagini di Lotita Lobosco su Rai1 per quattro serate, in una serie firmata dal regista Luca Miniero e liberamente tratta dai romanzi di Gabriella Genisi (editi da Sonzogno e Marsilio Editori). Una produzione Bibi Film Tv e Zocotoco in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti.

L’attrice dà vita ad un vicequestore con grande intuito, determinazione, coraggio, ma anche fascino, femminilità e una sana malizia. Single e poliziotta di razza, Lolita dopo alcuni anni trascorsi al Nord è tornata a Bari, la sua città natale. Con l’incarico di vicequestore viene messa a capo di una squadra di soli uomini, una sfida che la vedrà impegnata non solo nel gestire indagini complesse e omicidi, ma anche i tanti pregiudizi e stereotipi sul lavoro e nella vita privata. Firmano soggetto di puntata e sceneggiatura Massimo Gaudioso, Daniela Gambaro e Massimo Reale.

La trama della serie.

Lolita è una donna del Sud, mediterranea, vivace, empatica e single in carriera; vicequestore del commissariato di polizia a Bari, sua città natale dov’è appena tornata dopo un lungo periodo di lavoro nel Nord Italia.

 

A capo di una squadra di soli uomini, per essere autorevole Lolita non ha bisogno di castigare la sua innata sensualità. In un mondo ostinatamente governato dai maschi come quello dell’investigazione e della giustizia, Lolita sceglie di rimanere se stessa, un prezioso mix di esplosiva bellezza e un pizzico di malizia che le permette non solo di affermarsi sui colleghi uomini, ma anche di combattere il pregiudizio di alcune donne.

Lolita però, nonostante sprigioni fascino e bellezza, non ha mai avuto una storia importante. Trova sempre delle scuse per non impegnarsi: il lavoro, il poco tempo, il suo ruolo, i difetti del partner, il desiderio di indipendenza. È di natura passionale, ma c’è qualcosa che la blocca, qualcosa che ha a che fare con il suo passato famigliare. Se nella sfera pubblica è affiancata dai devoti e anche un po’ innamorati attendenti Forte ed Esposito, il suo mondo privato è tutto al femminile: la madre Nunzia e la sorella Carmela con le quali ha un rapporto spinoso, ma ugualmente affettuoso, e l’amica magistrato Marietta, sposata e madre, ma segretamente invischiata in amorazzi e avventure extraconiugali.

È proprio Marietta a presentarle Danilo, un bellissimo giornalista quasi trentenne. Malgrado le profonde resistenze della donna, vista soprattutto la differenza d’età, tra i due nasce un’appassionata liaison, che farà interrogare Lolita su cosa significhi, per una professionista come lei, mettersi in gioco nella vita senza vergognarsi dell’amore.

Il protagonisti principali della serie.

Luisa Ranieri è entusiasta di questo prodotto. “Vive con sana fierezza la sua femminilità, non finge di essere un uomo per avere rispetto, è priva di retropensieri. Ho scelto di accettare di interpretare questo ruolo – dice La Ranieri – perché è una figura moderna, proiettata nell’attualità, diversa dai personaggi più storici, che hanno caratterizzato una parte della mia carriera (da Luisa Spagnoli a Terra Promessa). Lolita Lobosco si è fatta strada da sola è autorevole e diciamolo brava, ma anche dotata di grande ironia”. “Pur se del Sud, non è un’idea di come le donne erano o dovrebbero essere. Il racconto mi ha rapito subito: le sue indagini fatte da un tacco 12 raccontano un femminile che non ha bisogno di assomigliare al maschile per essere autorevole. Anche il rapporto con la sua famiglia – commenta l’attrice napoletana – è importante Incontra l’universo maschile, è vicequestore del commissariato di polizia a Bari, sua città natale dov’è appena tornata per sua scelta dopo un lungo periodo di lavoro nel Nord”.

Lunetta Savino è la madre del Vicequestore con cui ha un rapporto dialettico. “La famiglia di Lolita è molto al femminile. Richiama un Sud apparentemente arcaico, è invece anche Nunzia è forte e resiliente. Supporta entrambe le figlie. E’ molto orgogliosa di Lolita – dice la Savino – ma non mancano i classici contrasti fra madre e figlia. Pur essendo una donna semplice, Nunzia è attenta al mondo che cambia. Questo è tipico di Bari, e della mia Puglia”.

La scrittrice autrice dei romanzi da cui è liberamente tratta la serie.

L’autrice dei romanzi da cui è liberamente tratta la serie è Gabriella Genisi. “I miei romanzi – sottolinea l’autrice – nascono dopo aver letto Camilleri. In realtà Lolita, che è un personaggio forte, mette in luce il vuoto dei personaggi femminili” chiarisce Gabriella Genisi, “c’erano le donne ma erano solo ispettrici. L’ho creato non per emulare ma per riempire questo vuoto”.

Riguardo al rapporto romanzo-fiction: “Penso che i libri e i romanzi si prestino bene alla fiction perché contengono personaggi che vale la pena raccontare in modo approfondito. E’ soprattutto una donna che ricopre una figura apicale in polizia”.

Carlo Salvatore

 

 

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