PDF/PRINT clicca quiSono 19 artisti che espongono le proprie opere sulle Mura Aureliane visibili dl 22 ottobre al 30 novembre 2020. E’ nata dall’idea dell’artista Giani Politi che ne ha curato la scelta, con il coordinamento di Matteo D’Aloja.
E’ una mostra nata da un’idea dell’artista Gianni Politi che si è improvvisato curatore scegliendo le opere di 19 artisti contemporanei esposti con il supporto di Ghella SPA e promossa da Roma Capitale Sovrintendenza capitolina ai Beni Culturali. E’ un’ottima ide che presenta 19 artisti contemporanei che arricchiscono le Mura Aureliane da via di Porta Labicana, creando un dialogo tra monumento e contemporaneo, visibili a tutti, con il condimento delle immagini di Matteo d’Aloja.
Gli artisti selezionati sono: Maurizio Altieri, José Angelino, Micol Assaei, Elisabetta Benassi, Joanne Burke, Alessandro Cicoria, Stanislao Di Giugno, Ra di Martino, Giuseppe Gallo, Vostok Lake, Emiliano Maggi, Marta Mancini, Andra Mauri, Nunzio, Lulu Nuti, Alessandro Piangiamore, Gianni Politi, Pietro Ruffo, Delfina Scarpa, che hanno apprezzato l’ida di esporre all’aperto dove tutti possono ammirarli.
Gianni Politi ha scritto “Appropriarsi di un luogo ha sempre avuto il spere della scorribanda” Quando gli artisti lo hanno fatto negli anni Sessanta e Settanta erano spinti da una necessità che oggi sentiamo presente. Sono naturali cicli della storia. Lavorando ormai da dieci anni nel Quartiere d San Lorenzo, all’ombra delle Mura Aureliane n, ho smesso di viverle, come un monumento cercando di dialogarci come un mezzo per parlare di arte contemporanea: le Mura divettato mura. Sono una perfetta metafora dell’atteggiamento da assumere in tempi incerti e complessi come questi, dove gli artisti sono normalmente chiamati a parlare. Voglio attaccare su queste Mura le nostre opere per raccontare il presente. Comporre un’unica grande Opera come un mosaico per Roma: Insieme.
Effettivamente con il coordinamento di Matteo d’Aloja le Opere risultano come una grande scena teatrale creando un complesso che nonostante la fretta che unisce sempre tutti, è importante visitare e fermarsi a riflettere sulla bellezza dell’arte contemporanea se ben interpretata.
Savina Fermi
