
Fino al 19 maggio 2019 alla GAMeC di Bergamo si possono vedere le realizzazioni dell’artista austriaca Birgit Jürgenssen (1949-2003) per la prima volta in Italia. E’ curata da Natasha Burger e Nicole Fritz con catalogo edito da Prestel.

Untitled 1977-78 Pencil, colored on paper cm. 87×67,5 Estate Birgit Jungerseen (z182)
Courtesy Galerie Hubert Winter Vienna ©Estate Birgit Jürgenssen
Quest’artista austriaca che è la prima volta che ha una retrospettiva in Italia, è nata a Vienna nel 1949, dove ha vissuto e lavorato quasi tutta la vita, morendo nel 2003. E’ tra le artiste più raffinate dell’avanguardia femminista internazionale. Come solitamente la GAMeC propone mostre e retrospettive per far conoscere anche artisti internazionali contemporanei che sono sconosciuti o meno noti in Italia.

Nest,1979 b/v photograpf cm.16,3×24 Estate Birgit Jürgenssen (ph1195) Courtesy Galerie
Hubert Winter Vienna© Estate Birgit Jungenseen by SIAE 2019
Questo progetto espositivo di Birgit Jürgenssen fa conoscere il suo linguaggio surrealistico che impiega per trattare tutti i temi convenzionali sociali, la sessualità, la bellezza, i rapporti tra i sessi, in modo ironico che spesso coinvolge la sua persona. Il corpo serve sempre come scenografia, mai esibito con ostentazione, ma spesso nascosto mediante l’impiego di maschere, inserimenti di materiali comuni, che servono a analizzare la psicologia del femminile. Per questo l’artista impiega la fotografia, disegni, collage, scultura, fotogrammi, gouache e cianotipie che ha eseguito in 40 anni di lavoro.

Untitled 1979 Polaroid SX 70 cm.10,5×8,7 Estate Birgit Jungerseen Courtesy Galerie Hubert
Winter Vienna© Estate Birgit Jungenseen ny SIAE 2019
Le sezioni della mostra sono sei con 150 lavori e il percorso espositivo, che occupa tutte le sale della Galleria, si apre con le opere chiamate “Bicasso” fino ad arrivare ai lavori più maturi di grande formato, e nel mezzo ci sono i giochi linguistici e letterari che si riferiscono alla mescolanza tra narrazione e rappresentazione, fino ad arrivare nella parte centrale dell’esposizione, ai due tempi importanti che interessano il genere e la natura.

Untitled 1976b/w photograph cm.12,6×9,1 Private Collection ,Vienna Courtesy Galerie
Hubert Winter ©Vienna ©Estate Birgit Jungenseen by SIAE 2019
Agli inizi della sua ricerca la Jürgenssen mette il punto sulla condizione femminile e per questo presenta l’abitazione come luogo di costrizione per la donna e interroga e decostruisce il mito e il potere dell’uomo, in modo però che la sua ricerca interessa i modelli di genere, sia maschile che femminile, che la società codifica. Ma dal 1970 il suo sguardo interessa il rapporto dell’uomo con la natura e quello tra natura e cultura

Untitled ( Natural History 1975 Rayongram cm.38,5×29,5 Estate Birgit Jungenseen Courtesy
Galerie Hubert Winter Vienna ©Estate Birgit Jungenseen by SIAE 2019
Il suo metodo arriva a unire al corpo umano quello animale creando creature ibride dove l’animale è innestato nel corpo umano, il che dimostra una sensibilità profonda per l’ecologia. La sua arte è quanto mai importante in questo periodo nel quale vengono rimessi in discussione i principi e la banalizzazione della questione femminile, indicando come l’arte possa avere il vero potere di far maturare l’argomento.
Anna Camia