Le foto di Roma della collezione inglese

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É aperta al Vittoriano nella Sala Zanardelli fino al 28 ottobre 2018 una mostra di fotografie che fanno conoscere Roma dall’Ottocento al contemporaneo provenienti tutte dal Royal Institute of British Architects di Londra. Curatori Gabriella Musto e Marco Iuliano.

Edwin Smith
Roman Forum, with the Arch of Septimius Severus, in the foreground gelatin silver print
1970 Edith Smith RIBA Collection

L’esposizione è realizzata con Maria Carullo curatrice per il RIBA della Robert Elwall Photographs CollectionPur essendo di diverso periodo le foto che sono 200, ritraggono una Roma dall’Ottocento fino al contemporaneo. La Città Eterna è stata sempre punto di riferimento per i viaggiatori nel corso dei secoli per i suoi monumenti e la sua archeologia. Roma è una città dove le sue cupole e i monumenti al tramonto si riflettono nel Tevere, e pur di diverso periodo raccontano una città che pur variando, resta la solita nei secoli.

 

Tim Benton
Palazzo della Civiltà Italiana EUR (arch. Giovanni Guerrini, Ernesto La Padula, Mario Romano)
gelatine Silver 1976 Tim Benton RIBA Collection

Il Royal Institute of British Architects (RIBA) che è un importante organo professionale, ha anche il compito di educare all’architettura anche all’estero. Fondato nel 1834 a Londra ha nella sua collezione ben 1,7 milioni di immagini. Le 200 foto che sono in mostra, selezionate con molta cura, ineriscono sia le immagini archeologiche, sia le architetture che i paesaggi. Sono scattate da fotografici inglesi dalle origini ai nostri giorni: James Anderson, Tim Benton, Richard Bryant, Ralph Deakin, Ivi and Ivor de Wolfe, Richard Pare, Monica Pidgeon, Edwin Smith. Unica eccezione le immagini dei fondi ’Architectural Press Archive. 

George Everad Kidder Smith
Dome of St; Peter Basilica 1954 gelatine silver print Architectural Press Archive/ RIBA collection

 

La mostra ricostruisce una Roma vista attraverso un occhio descrittivo, ma anche diverso e narrativo che va dall’iconografia della strett art che ha rinnovato le periferie, all’attenzione all’urbanistica, alle politiche sociali fino ad arrivare alla critica che le foto possono raccontare. Sono maggiormente gli stranieri che guardano alle trasformazioni, di quanto non siano i cittadini italiani, non solo per l’antico, ma anche per il contemporaneo. I cittadini romani e italiani sono ormai abituati a tutta la bellezza.

 

 

Termini Station 1950 ( arch. Eugenio Montuori, Leo Calini, Annibale Vitelloni ) Gelatine silver
print Architectural Press Archive/RIBA collection

Nelle pagine del libro-catalogo edito da Skira, si vede ad esempio come Marco Iuliano abbia offerto una panoramica dell’architettura romana, mentre Gabriella Musso si concentra sulla storicità del Vittoriano e sui mutamenti nel tempo; Richard Pare si dedica all’analisi della fotografia a Roma, Owen Hopkins e François Penz considerano rispettivamente quanto la città abbia influito sugli architetti e sui cineasti. Valeria Carullo presenta la splendida collezione RIBA, prima della sezione catalogo, con alcuni saggi di noti personaggi.

Anna Camia

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