Incontro Ravvicinato con Nanni Moretti alla Festa del Cinema di Roma

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Spiazza decisamente tutti, Nanni Moretti, ma non come ha sempre fatto, questa volta, sul palco degli Incontri ravvicinati con il direttore della Festa Antonio Monda, lancia che, a distanza di venticinque anni, il cancro è ritorno.

Ma, grazie al cielo è stato affrontato, combattuto e vinto con tanto coraggio ed un pizzico di fortuna. Ma andiamo con ordine, intanto il suo Incontro, dovuto ad un lungo corteggiamento del direttore della Festa Antonio Monda, è stato alle  21 in Sala Petrassi, mentre gli altri Incontri sono stati finora alle 17,30 in Sala Sinopoli. Un’ora e mezzo di spettacolo puro in cui Moretti si mostra com’è veramente, pieno di tic e di ossessioni.

Il suo passato  da spettatore lo vede negli anni ‘60 al Mignon, al Nuovo Olimpia, al Farnese per i film di Polanski e Skolimovski. “Ricordo che con i miei amici ci dividevamo in due partiti, quello di Antonioni e di Fellini. Io  ero pro Fellini. Mi sono formato con i film di Bertolucci, Bellocchio, Taviani, Pasolini, Ferreri, Olmi, che, ciascuno con il proprio stile, cercava di prefigurare una nuova società”.

Il Moretti attore? “Quando interpreto un personaggio, non mi immedesimo nella parte, ma nell’idea che ne ha il regista. Uno dei film a cui sono più legato è Il portaborse  del 1991, dove interpreto un ministro corrotto e corruttore. C’erano sicuramente tanti altri attori più giusti di me per quella parte, ma fui proposto da Luchetti per spiazzare il pubblico”.

Per il gran finale Moretti  ci mostra un  suo video di otto minuti che sta ancora montando, dal titolo Autobiografia di un uomo mascherato in cui va in giro   con una pesante rete sul volto mentre cammina  per Roma  sul  lungotevere,  oppure mentre va al Nuovo Sacher, dove c’è il suo cinema, “tanto nessuno fa più caso a lui e può muoversi liberamente”, La stessa  rete  che deve  indossare quando si sottopone  alla radioterapia, “una delle tante sedute che ho dovuto fare”.

Ed, ecco arrivare la notizia bomba in una scena che somiglia molto a quelle di Caro Diario, “è arrivato un secondo tumore da un’altra parte” Il suo commento, rivolto al pubblico è  ‘Guardatelo ma non condividetelo. Questi  sono gli appunti di un corto che sto montando. Penso si possa filmare quasi tutto”. Quando  si riaccendono le luci Moretti balza in piedi alzando le braccia sopra la testa, in un moto pieno di forza e di ironia perché lui è ancora qui ed ha avuto ragione di  questa brutta avventura  conclusasi  due anni fa. Il  pubblico al completo, con  in prima fila Walter Veltroni, Nicola Piovani, Francesco Piccolo, sono tutti in piedi in un lungo, caloroso abbraccio.

Mariangiola Castrovilli

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