The Timeless Dance al Vittoriano

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Mao Jianhua Allestimento mostra

Al Vittoriano è in corso fino al 26 settembre 2017 un’importante esposizione dell’artista cinese Mao Jianhua “The Timeless Dance. Beyond the Mountains” con 100 opere in sette sezioni. E’ curata da Martina Mazzotta. Ingresso gratuito.

Mao Jianhua
La chiave del cuore

 

 

Quest’esposizione molto particolare può essere suddivisa non in sezioni ma tappe del percorso di vita spirituale di Mao Jianhua che da imprenditore internazionale, una decina di anni fa, ha deciso di staccare e iniziare a scandagliare la propria vita e i propri sentimenti indagando il pensiero culturale e spirituale di una certa tradizione cinese, accompagnato in questa ricerca da un Maestro.

 

 

Mao Jianhua
Corrispondenze

 

Seguendo le teorie del Tao e del Buddismo zen sempre seguito dal Maestro, Mao Jianhua partendo dalla meditazione è arrivato ad un amore speciale per la natura incontaminata delle montagne sacre. Le sue opere si possono classificare come paesaggi dell’anima e l’artista per questa sua vicinanza alla natura ne ha creato di molto interessanti che sono in mostra realizzate con il pennello su carta di cotone fatta a mano seguendo un particolare metodo di pittura cinese.

 

 

Mao Jianhua
Rinascita

Le sue straordinarie realizzazioni in bianco e nero da piccoli formati sino a molto grandi, si possono ammirare seguendo un percorso che è quello della sua mente che ha ricercato una verità e continua a elevarsi meditando. Così sono tappe e non sezioni quelle che si sviluppano nel percorso al Vittoriano. Iniziano con Le origini dei primi anni nel quale l’artista si è ispirato a Hang Binhong eletto come riferimento nel 2013. Si passa all’Esplorazione dove l’artista meditando scopre come nella solitudine ascoltando la natura si ha una diversa percezione dello spazio e del tempo.

Mao Jianhua
Rinascita

La chiamata del cuore, vede l’alternarsi di montagne, rocce, alberi, acqua e cielo con un ritmo dove il colore nero si stempera in varie sfumature di grigio e i tramonti sono delineati dal colore arancio. Il tutto unisce altri sensi dove il cuore trova un momento di stasi e meditazione. Corrispondenze sono una serie di opere orizzontali che arrivano a un dipinto di montagna in verticale. Il termine fa comprendere che in questo caso sono usati tutti i sensi in modo che girandosi si crea una danza.

Mao Jianhua
davanti a una sua opera

Metamorfosi fa percepire la morfologia del paesaggio come ambiente precipuo per esprimere i movimenti in modo armonico e crea un cambiamento che unisce il corpo e l’anima. La danza dell’unione unisce la visione, l’udito e il tatto che sono espressi con opere larghe 7 metri che rendono lo stato d’animo in perfetta unione con il paesaggio in modo armonico, così i contrasti tra vuoti e pieni, luce e buio, rumore e silenzio sembrano creare una danza. E infine La Rinascita che permette di passare da un’opera all’altra in  formato ridotto, presentate su più file che mostrano la gioia dell’origine della vita.

Una mostra particolare da non mancare.

Emilia Dodi

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