Frida Kahlo – il ritratto di una donna

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Una danzatrice sul palcoscenico del Teatro Quirino Vittorio Gassman (Giulia Barbone) è la protagonista del lavoro di Alessandro Prete che sta andando in scena dal 16 maggio scorso e che tiene il cartellone fino al prossimo 21 maggio.

Una danzatrice che interpretando una serie di quadri ognuno rappresentante una storia di donna diversa evidenzia  con ogni suo gesto, con una pennellata di raffinata eleganza un fatto compiuto, localizzato nello spazio e nel tempo, che ha caratterizzato la vita di Frida Kahlo, icona femminile della DONNA intesa come essere sofferente, ma anche ambizioso, ricca di quel propellente idealistico che l’ha portata agli attuali livelli, proprio come la grande Frida propugnava: questo spettacolo è senz’altro la concretizzazione della sua eredità di essere umano .

Insomma, un testo attraverso il quale una donna esprime i volti e le aspettative di tante altre donne diventando, agli occhi dello spettatore, un’opera multimediale della emancipazione femminile in un’ epoca surrealistica espressa attraverso simbolismi moderni che sanno superare addirittura il sessismo del quale la società attuale è pregna e del quale ne fa un uso assolutamente improprio.

La Frida storicamente nota appare sul palcoscenico due volte: all’inizio dello spettacolo ed al suo temine ma sempre, durante lo spettacolo, la sua anima è presente e costituisce ovviamente il filo conduttore, il leit motiv che lega l’intera storia narrata e quella sua personale, sfiorata ma molto ben evidenziata, è accompagnata dalle figure espresse da un bravissimo Gianluca Gobbi, la figura maschile che è stata per la pittrice messicana il suo compagno, il suo medico e da Giulia Santilli, la donna angelizzata come madre e come amante che cura e contemporaneamente tiene lontana Frida dalla sua vita e dai suoi affetti.

Lavoro complesso ma gradevole, ottimamente messo in scena da Alessandro Prete accompagnato dalle potenti e significative musiche di Stefano Mainetti che ben sanno esprimere il desiderio rappresentativo dei coautori del lavoro Igor Maltagliati e Luca Setaccioli.

 

Ogni scena è una vera e sintetica pennellata sulla vita al femminile e sulle sue problematiche, antiche ed attuali, dal dolore all’erotismo represso, dalla maternità a tutte le altre sfumature che compongono l’universo femminile di per se complesso e qui espresso attraverso una riuscita fusione tra prosa, danza, musica e sollecitazione visive che la magistrale interpretazione di Alessia Navarro ben riesce ad esaltare attraverso la sia identificazione nei dieci quadri che compongono un lavoro imperdibile.

Andrea Gentili

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