Boomerang: una divertente ma spietata black comedy alla Sala Umberto

0

E’ in scena fino al 28 maggio, alla Sala Umberto di Roma, il nuovo lavoro, scritto e diretto da Angelo Longoni, Boomerang, che chiude anche la stagione del teatro romano. Ad interpretare questa pièce di spessore Giorgio Borghetti, Simone Colombari, Amanda Sandrelli, Eleonora Ivone.

É in scena fino al 28 maggio, alla Sala Umberto di Roma,  il nuovo lavoro, scritto e diretto da Angelo Longoni, Boomerang, che chiude anche la stagione del teatro romano, essendo l’ultima pièce in programmazione nel cartellone 2016/2017. La pièce è una black comedy, ma in realtà, nonostante il contesto drammatico, suscita ilarità e divertimento in alcuni passaggi del testo.

 

La trama. Il patriarca di un’ottima famiglia borghese è deceduto a causa di un’emorragia cerebrale. Francesca (Amanda Sandrelli), prima badante dell’uomo e poi giovane seconda moglie, avverte telefonicamente i figli Max (Giorgio Borghetti) e Luca (Simone Colombari) di quanto è successo, pregandoli di venire subito nel loro casale di campagna. Contemporaneamente Luca telefona alla moglie Monica (Eleonora Ivone) di accompagnarlo, anche se la donna, una giornalista, è molto contrariata della chiamata del marito, perché proprio in quel momento sta per andare in onda in tv con un’intervista rivolta ad un importante uomo politico.

Arrivati al casale, i due fratelli e figli del patriarca deceduto cominciano subito a conversare lungamente con la vedova sulle cause del decesso, mentre Monica, dopo l’intervista e la “fuga” coatta dall’emittente televisiva voluta dal marito, continua a parlare telefonicamente con il direttore del programma che le fa i complimenti per la perfetta riuscita dell’intervista. Poi, come ultima cosa, quasi in secondo piano, le fa le condoglianze per la dolorosa dipartita del suocero.

Ma in verità quello del funerale è un pretesto per tirare fuori tutti gli scheletri familiari dagli armadi, ricordando tutte le umiliazioni a cui Max e Luca sono stati sottoposti dal padre quando era in vita, quando li costringeva a seguirlo a caccia, oppure per aver fatto prevalere le sue ambizioni nelle scelte di studio dei propri figli: Luca è un odontoiatra, Max un chirurgo estetico. Mentre cercano di organizzare il funerale, ostacolato da una improvvisa nevicata, va in scena, durante la veglia funebre, il peggio di questa famiglia.

La notte passata nel casale di campagna forzatamente insieme, fa emergere le ipocrisie, i sogni violati dei due fratelli, il matrimonio in crisi di Monica e Luca: lei accusa il marito di essere un debole, lui invece le rimprovera di essere noiosa, egocentrica, attaccata solo alla carriera che ha fatto grazie al suocero. In tutta questa devastazione familiare tira fuori le unghie anche la giovane vedova Francesca che da burina e ignorante quale sembra, finisce per rivelarsi fredda calcolatrice, acuta ed intelligente.

Max sembrerebbe immune da tutto ciò, ma in realtà si viene a scoprire che lui ha avuto una lunga relazione con la cognata Monica. Ma il vero problema è l’eredità, i soldi. A quanto pare, dai discorsi venuti fuori, la situazione economica delle aziende non è così florida e sembra compromessa, con tanti debiti da pagare. Ma con un finale a sorpresa, tante cose si risolveranno.

Il testo di questa nuova pièce di Angelo Longoni, Boomerang, ci è molto piaciuto, perché mette in evidenza gli aspetti più scorretti e narcisistici della società moderna, puntando il dito accusatorio contro l’ipocrisia e il finto perbenismo, contro quei poteri politici, economici, finanziari, dei quali solo un numero ristretto di famiglie, avide di beni, ne può usufruire.

Sul palco si presentano quattro personaggi che hanno in comune una stessa maschera, l’ipocrisia. Il messaggio che vuol lanciare l’autore? Chiunque faccia uso di questa maschera finirà per diventarne una vittima come appunto il boomerang, un’arma lanciata dagli aborigeni per la caccia o in guerra e molto pericolosa perché, una volta lanciato, il boomerang torna indietro da chi l’ha scagliato. Qui metaforicamente l’arma l’ha scagliata il padre e si ritorce contro la famiglia.

Ottimali la regia e la scrittura di Angelo Longoni, magistrali gli attori: Giorgio Borghetti e Simone Colombari sono ben compenetrati nei ruoli dei due fratelli Max e Luca; Eleonora Ivone, nell’interpretare Monica, si rivela una donna comica ma antipatica, che guarda egoisticamente solo alla sua carriera; Amanda Sandrelli, ottima nell’interpretazione della doppia personalità di FrancescaBoomerang, una commedia imperdibile, sicuramente da vedere.

Giancarlo Leone

Nessun commento