Quattro mostre al MACRO

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A Roma al MACRO di Via Nizza oltre a quella di Balestrieri, ci sono altre 4 mostre fino al 26 marzo 2017. Allo Spazio Area si può vedere “Ascolto Visivo” di Daniele Lombardi, nella Room 1“Arrivederci” di Daniela Perego a cura di Micol Di Veroli, nella Room 2 “Giardino” di Francesca Leone e nella Hall il video “Briciole d’Arte” di Lara Nicoli e Carlo Carfagni. Promosse tutte da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale, Sovrintendenza Capitolina.

Daniele Lombardi Corridoio Spazio Area

Si inizia con lo Spazio area di fronte alla Sala Bianca e lungo tutto il corridoio pensile dove sono esposte le opere di questo musicista artista visivo che coniuga nei suoi lavori musica e arte. Noto per la sua formazione musicale e visiva, Lombardi amante di queste due espressioni, dedica i suoi lavori a far comprendere come queste due possano unirsi per una migliore comprensione. Infatti con varie installazioni sonore, partiture musicali e dipinti su tela e carta, viene documentata tutta la carriera di Daniele Lombardi partendo dalla musica virtuale che fu presentata nel 1972 a Como. Infatti l’ipotesi era quella di un teatro meta musicale dove lo spettatore poteva tentare un collegamento tra le immagini esposte e il sonoro, con una percezione molteplice.

Daniela Leoni Inizio 2 2014 margherite su sabbia Daisies

Nella Room 1 ecco apparire “Arrivederci” di Daniela Perego. Si tratta della ricerca artistica che riguarda il tema della memoria con installazione concepite per il luogo. Le quattro opere che hanno come segno comune la margherita, declinate in modo differente, fanno comprendere l’elaborazione di momenti diversi di esperienze personali e hanno come sentimento la separazione. L’elaborazione di questi elementi ripetitivi vuole essere però un “omaggio alla vita” così come sottolinea l’Artista. Sono manifestazioni di momenti della memoria che colui che ne fruisce, attraverso le emozioni che prova potrebbe rendere reversibile il tempo. Catalogo edito da Palombi Editore con il contributo di Hidalgo Arte.

Francesca Leone Ritratto con Our Trash

Nella Room 2 c’è l’opera “Giardino”. E’ un’unica installazione, che presenta 18 grate di alluminio che compongono un’unica installazione dove il visitatore interagisce calpestandola e formano una grande piattaforma, realizzata inconsapevolmente da tutti coloro che spargono per la strada rifiuti di ogni genere. Dalle fessure delle grate emergono le testimonianze di coloro che maleducatamente gettano durante il loro cammino mozziconi di sigarette, sacchetti di plastica, sassi, carte, rifiuti vari, mostrando il vivere quotidiano in un momento preciso.

Francesca Leone Cemento e grate come pavimentazione

L’opera, già esposta alla Triennale di Milano, a Roma è unita a tre grandi opere in cemento che raffigurano il selciato e sono anch’esse in unione con la sua ricerca che inerisce la tematica dell’ambiente e dell’ecosistema. Ha sostegno di quest’idea l’artista ha realizzato un libro opera di 150 copie firmate presentato da Danilo Eccher. Nella Hall c’è una grata a disposizione di coloro che intendono interagire realizzando un’opera inserendovi oggetti di scarto. E’ una realizzazione cruda e essenziale che al Macro trova la possibilità di esprimersi in modo reale.

 

 

I think Art Daniela Nicoli con Dacia Maraini

Nel Foyer viene proiettato il video “I think Art Is…Briciole d’arte” riflessioni sull’arte che vedono interrogati circa una sessantina tra persone comuni, giornalisti, scrittori, attori, galleristi e mecenati. Tra questi ci sono le risposte di Michelangelo Pistoletto, Dacia Maraini, Gianfranco Barucchello, Ludovico Pratesi e molti altri.

Emilia Dodi

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