Al Teatro Tirso de Molina è in scena una simpatica commedia dal titolo “Pesci ad aprile”, scritta da Luca Latino e Flavio Moscatelli ed interpretata dagli stessi insieme ad Ezio Passacantilli. Un terzetto affiatato e ben collaudato, che si avvale della presenza, al loro fianco, di Flavia Mancinelli.
La storia che ci raccontano è tutto sommato abbastanza semplice: Luca sta per sposarsi, ma viene assalito da mille dubbi e mille ansie, al punto di rinunciare al grande passo. L’amico Flavio, ignaro del lavorio psicologico che attanaglia Luca, ha addirittura organizzato un addio al celibato proprio per quella sera, con il programmato arrivo di una ballerina “a tema”, pronta a soddisfare ogni desiderio dei presenti e dello sposo in particolare!
Ezio, invece, fa scorta di vino: infatti, se non beve, non riesce a spiccicare sillaba in presenza di una donna, figuriamoci se si materializza una ballerina “gnocca” che dovrebbe esibirsi in audaci striptease, lapdance e forse pure…. altro!
Ecco: questi sono gli elementi costitutivi della commedia, che ovviamente avrà uno sviluppo e un finale totalmente diverso: basti dire che Livia, la ragazza sexy, sbaglia festa…. E poi….
Nel complesso, lo spettacolo risulta assai gradevole ed il pubblico mostra di divertirsi.
La narrazione parla delle singole esperienze amorose, ma durante i reciproci racconti, i tre sono bravi ad alternare momenti di fantasia pura, con sprazzi di realtà, che a volte assumono una valenza quasi fanciullesca.
Il testo è ricco di battute, anche argute, che divertono e arricchiscono uno sviluppo tutto sommato prevedibile. In effetti, l’arma vincente è soprattutto l’affiatamento dei tre componenti, che dimostrano una grande intesa, indispensabile sul palcoscenico.
Tra i momenti più divertenti, abbiamo annotato l’irruzione di Livia (con tanto di frusta, manette e abbigliamento sadomaso) e anche il momento in cui i quattro formano una specie di catena, per consultare la “palla del mago”, che Livia tira fuori dal suo borsone per parlare con l’aldilà!!!!!
Uno spettacolo piacevole e nel complesso fruibile.
Salvatore Scirè