PDF/PRINT clicca quiLa nuova campagna tv Amica Chips. È on air la nuova in televisione della famosa patatina, realizzata da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo. lo spot ha destato vaste polemiche da parte di cattolici molto sensibili, all’ironia del contesto del filmato, accusato di blasfemia. La campagna è stata messa sotto osservazione dall’Aiart, che ne ha richiesto la sospensione per l’offesa arrecata alla sensibilità religiosa di milioni di cattolici praticanti, oltre all’ oltraggiosa banalizzazione dell’accostamento tra la patatina e la particola consacrata. Dopo poche ore è arrivata la decisone del Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap), per violazione dell’articolo10 del codice di autoregolamentazione della Comunicazione commerciale. La campagna è attualmente sospesa.
La nuova campagna tv Amica Chips
La nuova campagna tv Amica Chips. È on air la nuova in televisione di questo prodotto, realizzata da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane. non abituato a messaggi “televisivi tradizionali”, ma a stilemi narrativi social.
Protagoniste dello spot delle novizie in un monastero
Le protagoniste dello spot sono delle novizie in un monastero. Le novizie, sono riprese in fila sotto al chiostro del monastero, mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso.
In fila all’altare in attesa della comunione sono distratte dal rumore della croccantezza della patatina mangiata dalla madre superiora
Le novizie sono in fila verso l’altare, e la prima di loro, sta per ricevere la comunione dal prete celebrante… In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un CRUNCH amplificato in perfetto sincrono, con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia.
Il claim della campagna è “Il divino quotidiano”
Le altre novizie in fila, al sentire il CRUNCH, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso”, della patatina croccante. La Madre Superiora, infatti, è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le patatine Amica Chips, prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”.
La campagna doveva essere declinata anche sui canali digital e social
La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, doveva esssere sviluppata con un sistema di comunicazione integrato, teso a massimizzare l’impatto, e la copertura di un target 18 – 54 anni, con particolare focus, per la parte più giovane (18 -35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica, viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia, e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita, dagli schemi convenzionali.
Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”la concrantezza della patatina Amica Chips
Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Lo spot 30” viene programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali.
La campagna, a causa delle forti polemiche e alle accuse di blasfemia, è stata sospesa dall’Iap per violazione dell’art.10
La campagna è stata sospesa a seguito dalla bufera che ha suscitato da parte dei cristiani osservanti. E’ arrivato lo stop da parte del Comitato di Controllo dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria (Iap), per violazione dell’art.10. L’autorità, ha quindi ingiunto le parti coinvolte, a desistere dalla diffusione di tale campagna, ritenendola in “contrasto con il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, secondo cui: ‘La comunicazione commerciale non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose‘”. Il provvedimento del Comitato di Controllo “potrà essere opposto dalle parti ingiunte, con motivata opposizione al Comitato di Controllo nel termine non prorogabile di sette giorni”. Campagna kaput!?
Redazione
