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    Categories: Spettacolo

Tutti parlano di Jamie – Recensione

Al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 3 aprile, il musical Tutti parlano di Jamie, che vede protagonista Giancarlo Commare. Lo spettacolo, tratto da una storia vera, rappresentato per la prima volta in Italia dopo l’enorme successo di critica e pubblico ottenuto a Londra, è diretto da Piero Di Blasio

Al Teatro Brancaccio di Roma, fino al 3 aprile, il musical Tutti parlano di Jamie, che vede protagonista Giancarlo Commare.

Tutti parlano di Jamie – trama

Jamie Campbell, il vero Jamie, nato a Sheffield, nel Nord dell’Inghilterra, aveva le idee chiare fin da piccolo riguardo il suo futuro: diventare una performer. Il giovane riesce a realizzare il suo sogno a 16 anni, diventando una delle drag queen, più giovani al mondo. E’ preso in giro dai compagni di scuola, la sua insegnante cerca di dissuaderlo da questi strani sogni perché per lei sarebbero irraggiungibili.

Il ragazzo, però, non sente nessuno, si lascia trasportare dal suo istinto, perché è convinto che quella sia l’unica possibile strada per lui, trovando la propria essenza di vita nell’essere un performer come le grandi drag queen del passato. Pritti, che è la sua migliore amica, la madre e un’amica della madre lo incoraggiano ad intraprendere questo percorso, sostenendolo ai suoi spettacoli.

Ad introdurre Jamie al mondo delle drag queen è Hugo (interpretato dall’attore e doppiatore Marco Mannella), ex performer in abiti femminili che lo accoglie nel suo negozio di vestiti e accessori e lo aiuta a trovare la sua identità artistica.

Recensione

Tra difficoltà, incertezze e il tentativo della scuola di impedire a Jamie di partecipare al ballo scolastico, il ragazzo riuscirà ad emergere sopra i pregiudizi e il bullismo, mostrando la sua identità e il suo sogno al mondo e venendo infine accettato dai suoi compagni, anche quelli più ostili, e dall’intera comunità.

Ma se alla fine Jamie riesce a raggiungere il suo obiettivo, bisogna tener conto anche del dolore del rifiuto. Se Jamie, come dicevamo, può contare su una madre chioccia e comprensiva, disposta a tutto pur di vedere suo figlio felice, altrettanto non si può dire del padre, interpretato dall’attore Umberto Noto: lui non ha mai accettato l’omosessualità di suo figlio, e tanto più vederlo vestito da donna, considerandolo schifoso.

Un momento di grande coinvolgimento è il racconto del passato di Hugo. Parla della drag queen Loco Chanelle, alter ego artistico di Hugo e della sua fama durante gli anni dell’AIDS e del rifiuto degli omosessuali. Impossibile non emozionarsi di fronte al racconto dolceamaro dell’uomo.

Bravissimi tutti gli attori, sia quelli che interpretano i ruoli principali, sia quelli che completano il cast.

Tutti parlano di Jamie – il cast

Giancarlo Commare, è l’attore trentenne che interpreta Jamie che indossa le sue scarpe rosse fiammanti tacco 15.

Barbara Cola interpreta il ruolo di Margaret, la mamma, protettiva, pronta a donare al figlio tutto l’amore sia suo ma anche quello di un padre assente che non ha mai accettato quel figlio “particolare”. La Cola riesce ad incantare la platea con la sua potente voce, specialmente quando canta Figlio mio (He’s my boy), che fa scoppiare un lungo e fragoroso applauso dalla platea.

Ottime le interpretazioni degli altri attori. A cominciare da Lisa Angelillo, Miss Hedge, l’insegnante del College, una voce e un talento unico, che si oppone per il suo carattere spigoloso alla mamma di Jamie. Bravo Marco Mannella, nei panni di Hugo, la drag queen Loco Chanelle. Ludovica Di Donato è la “zia” e amica della madre di Jamie; Benedetta Boschi è Pritti, l’amica del cuore di Jamie, anche lei ridicolizzata per via della sua religione.

Coloratissimi i costumi di Francesca Grossi e le scenografie realizzate da Alessandro Chiti, ottima la supervisione artistica e le coreografie di Laccio.

Tutti parlano di Jamie, un musical assolutamente da non perdere, per le musiche di Dan Gillespie Sells, dirette da Dino Scuderi, e per le emozioni che regala.

Giancarlo Leone 

Giancarlo Leone: Giornalista specializzato in teatro