E’ ancora Mistero Buffo. Il Teatro Parioli di Roma ha riaperto magicamente, in grande stile, la sua storica sala al pubblico per la stagione 2021-2022, sotto la nuova direzione artistica di Piero Maccarinelli. Per l’occasione è stato scelto, come primo spettacolo, fino al prossimo 9 gennaio, addirittura Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame. Protagonista il giovane e bravissimo attore Matthias Martelli che è solo in scena, padrone del palcoscenico. La regia è firmata da Eugenio Allegri.
E’ ancora Mistero Buffo….. al teatro Parioli di Roma
La riapertura del Parioli con Mistero Buffo
Il regista Eugenio Allegri dirige sapientemente con accortezza e precisione Matthias Martelli, giovane talento, ma già con le idee chiare, in questa esilarante giullarata popolare che ha costituito il cardine, il punto di riferimento per il grande teatro di narrazione degli ultimi 20 anni, facendo leva sulle talentuose prerogative attoriali di Matthias Martelli, che è rimasto fedele all’interpretazione di Dario Fo e alla tradizione giullaresca da lui riscoperta.
Mistero Buffo di Dario Fo
Mistero Buffo con Matthias Martelli
La recitazione di Mistero Buffo, così come faceva Dario Fo con il suo pubblico, fa cadere la cosiddetta “quarta parete” tra palco e platea. Pervade e conquista il pubblico, trascinandolo in una cavalcata giullaresca dove sacro e profano, fatti politici di oggi e scontri sociali e lotte di classe di quei tempi, si fondono e sfoderano un attacco alla realtà del capitalismo di oggi, e della prevaricazione.
I Misteri Buffi sono giullarate del Duecento
Questi “misteri buffi” non sono altro che “giullarate” del Duecento che trovano sul palcoscenico con Martelli un nuovo motivo di esistere, sia come reperto dell’archeologia teatrale, sia come brandelli di carne sanguinante.
Questo Mistero Buffo senz’altro è uno spettacolo da non perdere, una chicca unica per chi ha amato Dario Fo e il suo teatro. Nel vedere Matthias Martelli sul palco, lo spettatore non rimarrà affatto deluso.
Questo Mistero Buffo senz’altro è uno spettacolo da non perdere
La sua recitazione è ottima e molto tecnica, e ricercando con dovizia di particolari il teatro giullaresco del grande Fo, convince di gran lunga oltre che per la spiccata vis comica, anche per la dote di saper entrare nel presente, lasciando presagire uno sviluppo drammaturgico che, ne siamo certi, innoverà il nostro teatro.
Giancarlo Leone