Archiviata la seconda serata del Festival di Sanremo 2021. Ieri sera presentate le restanti tredici canzoni in gara, un sapiente mix di generi che ha accontentato sia il gusto dei più tradizionalisti (l’apertura con Orietta Berti, che mancava dal Festival da 29 anni e l’originale proposta dei suoi conterranei Extraliscio che hanno coniugato la balera ai ritmi della world music) e quello dei più giovani da La Rappresentante di Lista a Random, da Fulminacci a Willie Peyote a Lo Stato Sociale. Per gli ascoltatori “di mezzo” Bugo, Ermal Meta, Gio Evan, Malika Ayane e Irama “registrato”. Elodie e Laura Pausini le vere regine della serata.
Tra le altre quattro Nuove Proposte hanno passato il turno Davide Shorty (Regina) e Wrongonyou (Lezioni di volo). Così poi è iniziata la lunga sfilata dei rimanenti 13 Big, sfilata subito iniziata con un amarcord, musica adatta ad un pubblico più adulto, generalista-
Fossero stati altri tempi e non questi che stiamo vivendo pandemici e tamponati, con questi artisti sarebbe venuto giù il teatro, ci sarebbero state standing ovation, tutti in piedi. Purtroppo solo applausi registrati hanno salutato questi grandi tre artisti. Anche la celebrazione di Laura Pausini che ha appena vinto il Golden Globe per Io si (Seen) è passata senza grosse sottolineature, se non fossero state le gag di Amadeus e Fiorello a tirare su la situazione (si sono esibiti in un trio molto divertente, con Fiorello che ha fatto la batteria alitando a ritmo sul microfono, la Pausini in versione vocalist e Amadeus che si è esibito come cubista), ammirevoli per l’impegno proposto.
Elodie, co-presentatrice con Amadeus e Fiorello, è stata la vera regina della serata, ci ha emozionato con i suoi vestiti rossi o dorati, sgambatissima, disinvolta, showgirl completa, credibile ed emozionata quando parla della sua infanzia di periferia. Pazzesca!! E’ stato l’aggettivo più in voga tra i giornalisti che hanno seguito il Festival. Quando ha cantato e ballato è stata trascinante. Il medley con le canzoni più belle della Bertè, della Nannini, di Mahmood, della Carrà ha fatto davvero tanto “Rumore”. Si è ballato anche sui divani di casa.
La gara dei Big viene vissuta senza troppi sussulti, ma gli Extraliscio con Davide Toffolo e il brano Bianca luce nera infarciscono di rumore e adrenalina una melodia da balera risultando i migliori della gara con il “jannacciano” Willie Peyote che ha proposto Mai dire mai (la locura). Ottimi Bugo (E invece sì), Gaia (Cuore amaro), Lo Stato Sociale (Combat Pop), La Rappresentante di Lista (Amare), Malika Ayane (Ti piaci così), Fulminacci (Santa Marinella).
Ma il verdetto di una giuria demoscopica senza qualità ha scompaginato il lavoro di rinnovamento di Amadeus mandando in testa un quartetto composto da Ermal Meta (Un milione di cose da dirti), Annalisa (Dieci), Irama (La genesi del tuo colore), Malika Ayane (Ti piaci così).
Stasera serata delle Cover: ogni Big, o accompagnato o da solo, proporrà un brano diventato famoso in questi 70 anni del Festival di Sanremo. Aiello con Vegas Jones proporrà Gianna di Rino Gaetano; Annalisa con Ornella Vanoni, La musica è finita; Arisa con M. Bravi, Quando di Pino Daniele; Bugo con i Pinguini Tattici Nuclerari, Un’avventura di Lucio Battisti; Colapesce e Dimartino, Povera Patria di Franco Battiato.
Si passa poi a Gaia con Lous And The Yakuza, Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco; Ghemon con i Neri per Caso un medley Le ragazze, Donne, Acqua e sapone, La canzone del sole; Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior, Gli anni degli 883; Irama con Cyrano di Francesco Guccini; La rappresentante di Lista con Donatella Rettore, Splendido splendente della Rettore.
Infine Orietta Berti con Le Deva, Io che amo solo te, di Sergio Endrigo; Random con The Kolors, Ragazzo fortunato di Jovanotti; Willie Peyote con Samuele Bersani, Giudizi universali di Samuele Bersani.
Giancarlo Leone