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Visual Radio Rai 2: un successo lusinghiero

Forse non tutti se lo aspettavano, ma lo sbarco in tv di Radio 2 è un costante e progressivo successo, la conferma della versatilità della radio e della sua capacità di essere crossmediale.

L’esperimento è riuscito! Lo sbarco di Radio 2 in visual, proprio in questo contesto pandemico, è stato un successo. Lo dimostrano i dati Auditel che registrano un aumento costante dei telespettatori della visual radio, il simbolo della rivoluzione digitale multicanale di Rai Radio e uno dei nuovi progetti portati a compimento negli ultimi anni dalla Rai, un esperimento crossmediale che ha permesso alla radio di entrare nelle case degli ascoltatori con tutti i mezzi.

Difatti, secondo i dati Auditel online, nel solo mese di novembre, si è avuta una crescita di circa il 25% che porta nella settimana 23-29 novembre a oltre 50mila il totale delle ore di visione di Radio 2 visual. Un numero importante che posiziona il canale radio nelle prime posizioni fra i canali Rai più visti online. Altissimo il tempo di permanenza: quasi 40 minuti in media per ogni sessione di visione. Predominante l’accesso da pc, ma aumenta di settimana in settimana, la quota di accesso da smart tv.

La scelta di portare Radio 2 in visual è estremamente premiante – ha commentato Roberto Sergio, direttore di Rai Radio -. Quando abbiamo iniziato a parlarne con la Direttrice del canale, Paola Marchesini, probabilmente non immaginavamo un tale successo. Radio 2 visual non è una tv, tanto che non ha un canale sul digitale terreste, ma è una estensione video del flusso audio. Il nostro obiettivo era andare a intercettare il pubblico nativo digitale e andare con il nostro prodotto sulle piattaforme native video. I dati che abbiamo ci dicono che la scelta di proporre Radio 2 su Rai Play è stata vincente”.

La strategia che ha portato Rai Radio in modalità visual è stata improntata alla velocità. Ai primi di luglio è stata annunciata la partenza e a fine settembre si sono accese le telecamere.

 

Questo, grazie al cambio di passo che ha caratterizzato gli ultimi tre anni della Direzione Rai Radio, che hanno visto una totale ristrutturazione all’insegna della tecnologia e della digitalizzazione. Grazie poi a una intensa campagna pubblicitaria caratterizzata dal claim “Guarda che radio”, gli italiani sono entrati in contatto con la nuova modalità di fruizione di Radio 2.

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