E’ nata Radio Dreamland sul web

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C’è una nuova nata nel panorama variegato dell’emittenza radiofonica sulla Rete. E’ Radio Dreamland che ha visto la luce grazie all’idea di Giancarlo Barbadoro, giornalista, musicista e poeta recentemente scomparso.

Esiste sulla Rete “la voce ell’ecospiritualità’, è Radio Dreamland ideata e voluta da Giancarlo Barbadoro, emittente web. L’emittente intende dare voce a chi non l’ha, a cominciare dagli animali, ma estendendo a tutte le culture invisibili che non vengono ascoltate, come i popoli nativi del pianeta. La radio ospiterà chi ama gli animali, chi difende la natura e a chi contribuisce a far sì, che il mondo possa essere un posto migliore in cui vivere.

 

Queste sono le linee direttrice del piano editoriale della web radio del direttore artistico della radio, Rosalba Nattero, che ha raccolto l’eredità di Barbadoro e ha voluto dare seguito ai suoi progetti. “Vogliamo fare informazione, nell’era della disinformazione, su quei temi destinati all’oblìo. La nostra radio vuole dare spazio a quegli argomenti a cui l’attuale conservatorismo delle idee non dedica attenzione, come ad esempio il fenomeno ufo, l’indagine
sulle antiche civiltà scomparse, le medicine tradizionali, l’intelligenza degli animali. Parleremo di meditazione e di spiritualità. Argomenti spesso banalizzati, conoscenze che sono appannaggio di culture invisibili che scorrono parallele alla storia, conservate in sacche storiche che rischiano di estinguersi perché soppiantate dalla cultura maggioritaria
”.

La web radio ha sede a Dreamland, nel Parco della Mandria, luogo dove Giancarlo Barbadoro ha fatto erigere un grande cerchio di pietre e dove il gruppo di musica celtica LabGraal si esibisce periodicamente.

Rosalba Nattero non è nuova a esperienze mediatiche: giornalista, musicista e scrittrice, ha condotto per 15 anni una trasmissione su Radio Flash e tuttora conduce la trasmissione ‘SOS Gaia, il pianeta vivo’ sull’emittente televisiva Rete 7.

Il palinsesto della radio spazia tra animalismo, arte, scienza di confine, alimentazione vegana, popoli indigeni, meditazione e ecospiritualità. Conclude Nattero: “Vogliamo abbattere i paletti della ricerca e creare una liaison tra visibile e invisibile, affrontando in maniera semplice argomenti inconsueti e quesiti apparentemente senza risposta. Questo è il mondo dell’ecospiritualità”.

Carlo Salvatore

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